Tblisi, 14 mag. (askanews) – La Georgia è sul punto di approvare una legge controversa che inasprisce i controlli sulle organizzazioni che ricevono fondi dall’estero. I critici sostengono che la legge potrebbe minare la democrazia e far naufragare le possibilità del Paese di entrare nell’Unione Europea.
Il Comitato per gli affari legali del Parlamento georgiano ha approvato il disegno di legge sulla trasparenza dell'”influenza straniera” nella sua terza lettura odierna, ultimo passo prima del voto del parlamento.
Migliaia di giovani manifestanti si sono radunati di fronte all’edificio del Parlamento controllati a vista da un forte dispositivo di forze dell’ordine, provocando uno stallo delle operazioni.
Il progetto di legge divisivo, reintrodotto dal partito al governo Sogno georgiano, impone ai media e alle organizzazioni non commerciali di registrarsi come sotto influenza straniera se ricevono più del 20 per cento dei loro finanziamenti dall’estero.
In una dichiarazione online del mese scorso, il capo della politica estera dell’Ue Josep Borrell ha descritto l’iniziativa del parlamento come “uno sviluppo molto preoccupante”. Ha avvertito che “l’adozione finale di questa legge avrebbe un impatto negativo sui progressi della Georgia nel suo percorso verso l’Ue”.
Il disegno di legge è praticamente identico a quello proposto nel 2023, che il governo è stato costretto a ritirare a causa delle proteste di massa. Malgrado la presidente georgiana Salomé Zurabichvili abbia dichiarato di voler mettere il veto alla legge se approvata dal parlamento, il partito al potere può a sua volta bloccare il veto raccogliendo 76 voti. A quel punto il presidente del parlamento può firmare la legge.