Roma, 10 mag. (askanews) -“Emiliano, confortato dall’audizione secretata del procuratore della Repubblica di Bari, è venuto quasi a impartire una lezione alla Commissione Antimafia, quando invece è lui che deve dare dei chiarimenti. Sostiene di non essere stato informato dell’imminente arresto di Pisicchio, che pure ha fatto dimettere pochi attimi prima che la magistratura intervenisse sul suo ex assessore e collaboratore, ma non ci è sembrato assolutamente credibile. Ha dato la sua consueta versione da ‘sceriffo’ sulla visita a casa della sorella del boss, lasciando la presenza di Decaro sullo sfondo, ma anche qui non ci ha convinto nel suo metodo. Così come emergono anche dalle sue risposte vicende tutte da approfondire, riguardanti le infiltrazioni comunali in aziende controllate dal Comune di Bari, sia quando lui era sindaco sia poi in fasi successive. Restiamo insomma convinti di un intreccio di potere tra Comune, Regione, ambienti criminali ed esponenti politici animati da trasformismo, tutt’altro che trasparente. Tra l’altro Emiliano ha affermato con sicurezza di sapere di non essere indagato. E qualche collega dall’Antimafia ha ribattuto chiedendo su che cosa basasse questa sua certezza. Ma in realtà a nostro avviso è proprio l’audizione secretata del procuratore della Repubblica di Bari, avvenuta giorni fa, che fa crescere in noi i dubbi circa gli intrecci tra giustizia e politica, che Forza Italia va denunciando da anni ovunque e che anche a Bari evidentemente sono vivi, presenti ed attivi, creando situazioni tutte da chiarire e da illuminare alla luce della verità. Insomma l’audizione non ci ha convinto, il caso Bari resta apertissimo, c’è da sperare che però nelle sedi giudiziarie ci sia più attenzione che benevolenza. Ma su questo abbiamo molti dubbi”. Lo dichiarano i membri di Forza Italia della Commissione Antimafia.