Milano, 7 mag. (askanews) – Per il 2024 gli imprenditori lombardi prevedono fatturato stabile. Pesano in negativo i costi, dalle materie prime al personale, mentre giocano in senso favorevole tecnologia, competenze delle risorse, competitività del prodotto, liquidità e domanda interna e internazionale, grazie al lavoro degli scorsi anni fatto su investimenti e stabilità finanziaria. È quanto emerge dalla ricerca presentata da Raffaele Zingone, condirettore generale e chief commercial officer di Banca Ifis, durante l’evento Innovation Days organizzato da Il Sole 24 Ore.
In base alla ricerca la Lombardia si conferma locomotiva dell’economia italiana rappresentando il 17% delle imprese italiane che produce il 30% dei ricavi e il 23% del Pil nazionale. Tra gli imprenditori lombardi prevale la previsione di uno scenario macro-economico 2024 meno favorevole rispetto al 2023 (30% vs 19% più favorevole e 51% che indica invarianza). Rispetto al resto del Paese incide maggiormente l’instabilità internazionale.
Chimica e farmaceutica, Automotive e Agroalimentare sono i 3 settori che traineranno l’economia lombarda. Quasi la metà delle Pmi lombarde è esportatrice: dal mercato estero deriva il 41% del fatturato, quasi equamente ripartito tra Ue ed extra-Ue. Malgrado il complesso scenario macroeconomico e i tassi ancora elevati, gli imprenditori lombardi continuano ad investire, soprattutto in innovazione di prodotto, digitalizzazione e sostenibilità ambientale: una Pmi su 5 prevede di aumentare gli investimenti, sia quest’anno che l’anno prossimo, e altre 3 li manterranno costanti.
“Questi numeri – ha osservato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – derivano da un lungo percorso, non è che si nasce innovativi, ma è il frutto di un metodo, del nostro sistema valoriale basato sulla consapevolezza che ‘non sai tutto tu’, che ha sempre dato a Milano qualcosa nella storia ed è quello in cui noi crediamo, prendendoci anche la fatica dell’essere aperti e volere sempre progredire”. Per il primo cittadino “c’è il rischio di sedersi sui risultati, oggi un errore decisivo lo paghi rapidamente, per questo occorre che non perdiamo mai lo spirito e la voglia di collaborare” ha aggiunto.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato il ruolo delle università nei confronti delle quali “siamo al fianco, sia con il sostegno ai vari campus che si stanno organizzando a Milano e nel resto della Lombardia, sia sostenendo l’aggiornamento tecnologico”. In generale “stiamo collaborando in modo coordinato con tutte le diverse associazioni” e il Pil della Lombardia è più alto di quello di tutte le grandi regioni trainanti d’Europa, ma “non dobbiamo sederci sugli allori”.