Roma, 2 mag. (askanews) – “Il territorio di Santa Palomba è oggetto di una contaminazione di acque sotterranee, certificata da Arpa Lazio nel 2021, in corrispondenza del deposito di carburanti Eni di Pomezia, in via della Zoologia, a poche centinaia di metri dall’area scelta per l’inceneritore. Si tratta inoltre di una zona a forte vocazione industriale, con presenza di stabilimenti di importanti dimensioni nonché di industrie a rischio di incidente rilevante. Vogliamo permettere che si costruisca un mega inceneritore da 600mila tonnellate l’anno in un contesto già così compromesso, mettendo ulteriormente a rischio la salute dei residenti e quella ambientale? Chiediamo al governo di valutare eventuali azioni volte a interdire la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti a Santa Palomba fino al termine delle dovute azioni di risanamento ambientale. Chiediamo inoltre di verificare la disposizione di garanzie finanziarie a copertura del progetto inceneritore, come previsto dal Testo unico ambientale”. Così in una nota la deputata M5S Ilaria Fontana e il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà. “Vogliamo – spiegano – ricordare che questo progetto scellerato è frutto di un’ordinanza del Commissario straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, Roberto Gualtieri, che ha voluto illudere i romani con la favola della soluzione all’emergenza rifiuti nella Capitale entro il Giubileo. Ma i tempi sono molto più lunghi, parliamo di almeno 4-5 anni, quando il Giubileo sarà chiuso da un pezzo e Gualtieri non sarà più Commissario. Non possiamo permettere che, nel nome del Giubileo, si ipotechi per oltre 30 anni un territorio già stressato e una popolazione fortemente provata e si avvii un business dei rifiuti che coinvolgerà negativamente tutta la regione Lazio”.