Genova, 29 apr. (askanews) – Visita istituzionale del presidente della Regione Liguria e commissario di governo per il trasferimento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo di Vado Ligure, Giovanni Toti, a bordo della nave Olt Offshore Fsru “Toscana”, in fase di manutenzione straordinaria a Genova presso i Cantieri San Giorgio del Porto.
Si tratta di un terminale galleggiante con caratteristiche di layout e di impiantistica diversi dalla Golar Tundra ma con le medesime finalità che resterà a Genova per circa un mese per un intervento finalizzato alla sostituzione del cuscinetto del sistema di ancoraggio. All’inizio di giugno il terminale verrà poi spostato nel porto di Marsiglia, sempre presso il cantiere San Giorgio del Porto, dove verrà completato l’intervento di manutenzione. Il completamento delle attività di cantiere è stimato entro la metà di settembre, cui faranno seguito le operazioni di riconnessione del terminale al largo di Livorno, dove dovrebbe riprendere le operazioni entro la fine di ottobre.
“Per la Liguria – ha affermato Toti al termine della visita a bordo – è importante che questa nave sia qui. Innanzitutto è lavoro per Genova, segno dell’ottimo rapporto costruito nel tempo che si allarga anche ad attività non core dell’approvvigionamento energetico del Paese. Le nostre riparazioni navali hanno in cantiere una nave importante. In secondo luogo, la nave è attiva da oltre una decina d’anni nell’arcipelago toscano, una delle aree più tutelate del nostro ecosistema marino, ed è operativa senza aver mai prodotto alcun tipo di disservizio, men che meno di danno o anche solo di paura. Si tratta di una nave per fattezze esterne assai diversa da quella che è possibile arrivi in Liguria: dico possibile perché stiamo aspettando l’esito della Via da parte del ministero dell’Ambiente, da cui dipendono le tempistiche, e sarebbe ingiusto esprimersi prima che tecnici ed esperti abbiano detto la loro”.
“Si esprimeranno tantissimi enti – ha ricordato il governatore ligure – da Ispra, massima autorità del settore, all’Istituto Superiore di Sanità, Capitanerie di Porto, vigili dei fuoco e molti altri. Rilevo che questa nave abbia prodotto oltre 3,5 miliardi di metri cubi di gas, poco meno di quello che dovrebbe produrre la Golar Tundra. Sottolineo anche che questo genere di infrastrutture energetiche mette in sicurezza in Paese: non è un concetto astratto ma molto concreto, per proteggere famiglie e imprese da quell’aumento sconsiderato dei prezzi frutto del conflitto bellico in Ucraina e della generale instabilità internazionale, con conseguenze che le famiglie hanno pagato caramente nei mesi passati e che ancora oggi vediamo nello strascico dell’inflazione”.
“Il nostro Paese, la seconda potenza manifatturiera d’Europa, deve dotarsi – ha sottolineato Toti – di nuove infrastrutture per avere autosufficienza energetica ad un costo accettabile per mantenere questo ruolo, oltre a proteggere le famiglie da chi crede che acqua calda, luce e gas siano un qualcosa prodotto per volere divino e non per attività programmatorie”. (segue)