Roma, 29 apr. (askanews) – “Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fdi in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo…”: l’annuncio arriva al minuto 65 di un discorso che complessivamente ne dura 73. È l’ufficializzazione di una notizia che già non era più un segreto per nessuno, ma lo sfondo del mare di Pescara – che fa pendant con il tailleur azzurro scelto per l’occasione – contribuisce all’effetto scenico.
Giorgia Meloni chiude la tre giorni della conferenza programmatica del partito e dice alla platea di militanti e dirigenti esattamente quello che volevano sentirsi dire. Ovvero che giocherà la partita delle elezioni Europee in prima persona, candidandosi come capolista in tutte le cinque circoscrizioni.
“Lo faccio”, spiega, “perché voglio chiedere agli italiani se sono soddisfatti del lavoro che stiamo facendo in Italia e del lavoro che stiamo facendo in Europa”.
Il colpo di scena, semmai, sta nella decisione di chiedere agli elettori di indicare la preferenza nei suoi confronti solo con il nome. È un’opzione che la legge prevede, purché dichiarata nella scheda. “Io – dice – sono e sarò sempre fiera di essere una persona del popolo” e “allora, se volete dirmi che ancora credete in me, mi piacerebbe che lo faceste scrivendo sulla scheda semplicemente Giorgia” perché “sarò sempre solo una persona alla quale dare del tu. Senza formalismi, senza distanza”.