Roma, 28 apr. (askanews) – “L’approvazione all’unanimità della nuova legge regionale sulla disabilità, divenuta punto di riferimento in Italia, è un grande risultato perché pone dei punti fermi rispetto alla condizione di vita dei disabili, ma per ottenere la sua completa applicazione è necessario superare ancora alcune resistenze. Si tratta di una battaglia culturale per andare oltre al modello “ospedale centrico” e consolidare quello dell’assistenza socio-sanitaria articolata attraverso percorsi di prevenzione e presa in carico delle persone. Con l’allungamento dell’aspettativa di vita crescono le problematiche legate alla cronicità, per cui la risposta al bisogno di salute non può più essere solo sanitaria. È inoltre necessario mettere da parte la logica dei “comparti stagni” che, a livello contabile, per troppo tempo ha fatto una distinzione netta tra gli investimenti sanitari e quelli sociali”.
È questo, in sintesi, il contenuto dell’intervento dell’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alla Salute e alle politiche sociali e disabilità, Riccardo Riccardi, nell’ambito dell’Assemblea della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità delle loro famiglie, svoltasi ieri a Udine. Evidenziando la grande disponibilità della Regione all’ascolto e alla collaborazione per individuare soluzioni alle difficoltà esistenti per le persone con disabilità, anche attraverso progettualità innovative, il presidente della Consulta ha sottolineato come il Friuli Venezia Giulia sia all’avanguardia sul fronte della disabilità e come negli ultimi anni siano stati compiuti rilevanti passi avanti per favorire l’autonomia dei disabili, in particolare con l’approvazione della Legge 16 del 2022 “Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia”, che ha segnato un modello da seguire a livello nazionale. (Segue)