Torino, 27 apr. (askanews) – La transizione energetica non ha una formula magica che possa realizzarla. Quello che occorre è avere un approccio aperto, non pregiudizievole né ideologico che tenga conto del contributo che tutte le tecnologie possono apportare. Italgas, alla viglia del G7 Energia e ambiente alla reggia di Venaria a Torino il 29 e il 30 aprile, ne ha discusso nel corso dell’evento ‘Transitioning to net zero. Technology roadmaps’. Una giornata di dibattito che insieme all’amministratore delegato del gruppo, Paolo Gallo, ha visto la partecipazione di addetti ai lavori e stakeholder, tra cui Elena Maria Baralis, vice rettrice del Politecnico di Torino e Francesco Corvaro, inviato speciale per il cambiamento climatico del Governo italiano.
“Noi dobbiamo in questi anni a venire esplorare tutte le strade, fare leva sull’innovazione, e sulla ricerca, Magari il percorso non sarà esattamente lineare ma secondo me le probabilità per raggiungere gli obiettivi al 2030 e al 2050 saranno maggiori se adottiamo un approccio olistico al problema”.
Approccio che l’ad di Italgas si aspetta si tenuto anche dal G7 Energia con la presidenza italiana e che arriva anche alla viglia delle elezioni europee da cui dipenderà la visione che la prossima Commissione avrà in tema di Energia e politiche ambientali.
“Credo che bisogna essere aperti ad ascoltare tutti, gli argomenti di tutti perché solo andando a scegliere il meglio delle varie tecnologie noi potremmo arrivare a obiettivi da decarbonizzazione. Mi aspetto che vengano sentite tutte le voci e che se faccia una sintesi. Noi cerchiamo di trovare sempre la soluzione e la soluzione per un problema così complesso come il sistema energetico non c’è. C’è una molteplicità di soluzioni che devono essere applicate. Mi aspetto che vengano sentite tutte le voci e se ne faccia una sintesi”.
Per gli obiettivi di decarbonizzazione del resto anche la Cop 28 ha adottato un approccio aperto come ha messo in luce Francesco Corvaro Inviato speciale del governo italiano per il Cambiamento climatico:
“Penso che dopo la Cop 28 ci sia stato un cambio di passo, perché la Cop 28 se uno la legge bene ha sancito il concetto di neutralità tecnologica. Noi abbiamo per l’accordo id Parigi dei target molto ambiziosi e per dirla in parole semplici non possiamo fare gli schizzinosi sul tipo di tecnologia che può permetterci di arrivare a quei target, quindi in altre parole bisogna affrontare la transizione energetica in maniera pragmatica. Tutte le tecnologie che ci permettono di raggiungere quei target vanno prese in considerazione e ove possibile implementate”.