Roma, 24 apr. (askanews) – Si è costituito dal notaio il Comitato Promotore per la nascita della Igp Porcetto di Sardegna,e si è ufficialmente insediato il Comitato Scientifico che nella prima riunione, tenutasi a Macomer, nella sede del Contas (Consorzio Tutela Agnello Igp) ha lavorato a diversi punti del disciplinare di produzione della specialità sarda.
Obiettivo, preparare la documentazione necessaria da presentare alla Commissione Europea per ottenere il riconoscimento della denominazione IGP e portare quindi alla nascita di un Consorzio che abbia come compito quello di creare un’unione tra allevatori, macellatori e trasformatori che possa organizzare la filiera e dare un valido riferimento al mercato per tutto ciò che riguarda le fasi di allevamento e tracciabilità dei suinetti destinati al mercato.
Oltre a salvaguardare la produzione locale sarda dal pericolo di importazioni incontrollate, e tutelare quindi l’origine del prodotto. Il comitato promotore vede la presenza trasversale di allevatori, macellatori e trasformatori in rappresentanza delle 4 principali associazioni di categoria agricole con Coldiretti Sardegna che presiede il comitato con il presidente cagliaritano Giorgio Demurtas. Vice presidente Francesca Manca di Confagricoltura. Rappresentate anche la Cia con Martino Scanu e Copagri con Raffaele Mureddu. Del comitato fanno parte inoltre per la parte allevatoriale Pierluigi Mamusa, Luciano Nieddu e Tonino Siotto per la parte della trasformazione Francesco Forma titolare della Forma Carni di Macomer.
Il comitato scientifico è coordinato da Alessandro Mazzette, direttore del Consorzio di tutela dell’agnello IGP e al suo interno sono presenti il funzionario del ministero della Agricoltura Luigi Nuvoli, i ricercatori di Agris Sardegna Sebastiano Porcu e Margherita Addis, dell’Istituto Zooprofilattico e Stefano Cappai, della ASL Giuseppe Bitti e di Laore Genesio Olmetto; Bastianino Mossa in rappresentanza della FASI (Federazione dei circoli dei sardi in Italia), dell’Università di Sassari Gianni Battacone e il docente dell’Università di Cagliari Franciscu Sedda che si occuperà dell’inquadramento storico e culturale del porcetto.