Roma, 22 apr. (askanews) – “Purtroppo la tracciabilità del latte di bufala ha funzionato all’inizio ma attualmente mostra grandi criticità. E precisamente sulle dichiarazioni del latte prodotto e sulle caratteristiche di quello che entra nei caseifici”. Lo ha detto Guido Coppola, presidente di Cia TerraFelix intervenendo durante la fiera zootecnica CampaniAlleva ad un convegno della Cia sulla tracciabilità del latte bufalino.
L’esigenza confrontarsi sul tema è scaturita dalla presa d’atto, da parte dell’organizzazione, dell’aumento della quantità di latte congelato. Dopo gli interventi di Vincenzo De Lucia, direzione generale assessorato Agricoltura della regione Campania e responsabile Zootecnia, e di Ester De Carlo, direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico del Meridione, il convegno è stato chiuso dal presidente regionale della Cia, Raffaele Amore, che ha condiviso le criticità espresse da Coppola aggiungendone un’altra: “per la tracciabilità del latte di bufala manca una piattaforma unica. Purtroppo, a livello ministeriale quella enunciata anni fa non è ancora partita”.