Torino, 12 apr. (askanews) – L’agenda Onu 2030 e i suoi obiettivi, le normative europee da soddisfare per le amministrazioni pubbliche, le aziende private e i cittadini, le azioni da effettuare nel quotidiano per riuscirci. Sono questi alcuni dei temi affrontati a Torino in occasione della celebrazione dei vent’anni di attività di Uomo e Ambiente, società di consulenza che divulga equità sociale e rispetto della natura e dell’ambiente. L’evento si è tenuto all’interno di Environment Park, il parco tecnologico che è tra i luoghi simbolo della città per i temi legati all’ambiente.
Così Mario Burrascano, AD e co-fondatore di Uomo e Ambiente: “Per portare avanti progetti di sostenibilità è fondamentale fare rete. Ogni azienda è chiamata a confrontarsi su questi temi con altre imprese, per garantire effettivamente un percorso che porti a risultati importanti. Qualsiasi progetto di sostenibilità non può prescindere dall’avere uno sguardo rivolto al futuro, al fine di garantire interessi ed esigenze delle prossime generazioni. E la comunicazione è fondamentale per far sì che ogni progetto di sostenibilità non si riduca a una mera operazione di marketing, ma sia ispirato alla responsabilità nella rendicontazione delle prestazioni”.
In occasione dei 20 anni di attività, i fondatori Nunzia Giunta e Mario Burrascano hanno organizzato un incontro di dialogo e scambio di competenze ed esperienze, che mira a ispirare e muovere all’azione altri soggetti della società civile.
“Per il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda Onu 2030, nei pochi anni che ci rimangono, ci sono tre attività importanti – afferma Luigi Di Marco, coordinatore per l’Italia dell’ASviS Associazione per lo Sviluppo Sostenibile -. La prima è adottare un piano di accelerazione trasformativa, quello che il nostro governo si è impegnato a rispettare in sede di Assemblea delle Nazioni Unite. La seconda è mettere in atto un piano per la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile; discorso che riguarda, ad esempio, il nostro Documento Economia e Finanza. Infine, serve un impegno a livello europeo ed internazionale, in vista delle elezioni europee ma anche del vertice che si terrà a New York nel settembre 2024 in cui dovremo adottare un patto con gli altri paesi del mondo per mettere il turbo verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Chiude Nunzia Giunta, co-fondatrice di Uomo e Ambiente e “Amministratore Delicato”: “Uomo e Ambiente guida le aziende all’ottenimento delle certificazioni di sostenibilità facendo anzitutto un’attenta analisi per capire dove la società si trova in quel momento; in seguito, si implementano tutte le procedure corrette e tagliate su misura per l’azienda stessa, ideando un percorso che sia sostenibile da tutti i punti di vista e che porti a risultati stabili nel tempo. Uomo e Ambiente vanta numerose certificazioni, ma l’obiettivo non è quello di ottenere dei meri pezzi di carta, bensì quello di adottare le soluzioni che proponiamo ai nostri clienti. Prima di tutto mettiamo in discussione noi stessi su temi come parità di genere, inclusione e carbon footprint”.
Uomo e Ambiente è anche una delle 22 aziende piemontesi e 266 italiane ad oggi certificate B Corp, a riprova della qualità della performance sociale e ambientale dell’azienda.