L’incontro insolito e travolgente di De Gregori e Zalone in “Pastiche” – askanews.it

L’incontro insolito e travolgente di De Gregori e Zalone in “Pastiche”

“Non ci piace essere banali, ci piace essere originali”
Apr 12, 2024
Milano, 12 apr. (askanews) – La strana coppia, il duo che non ti aspetti ma che subito conquista per autenticità e passione, la voce di Francesco De Gregori accompagnata al pianoforte da Checco Zalone, insieme danno vita a “Pastiche”, un album unico.

“Non ci piace essere banali, ci piace essere originali. È nato in Puglia, lui è venuto ospite” dice Checco Zalone. Ma che ospite, replica Francesco De Gregori, “In una masseria, ho pagato, abbiamo fatto una vacanza con le nostre famiglie e altri amici, c’era una tastiera, abbiamo iniziato a suonare, ho visto che sai suonare, sei un grande pianista, e ho detto facciamo un disco”.

“Pastiche” ossia Pasticcio è stato registrato in presa diretta in varie sessioni, fra il 2023 e il 2024, ed è contraddistinto da un suono soft e da un’atmosfera delicatamente vintage.

“Abbiamo pasticciato con la nostra musica, con le nostre capacità di esprimerci, anche tecnicamente con stonature, accordi presi male, fuori tempo”, dicono i due.

La tracklist di “Pastiche” è ricca di colpi di scena, con canzoni di entrambi, un inedito “Giusto o Sbagliato” e brani di altri grandi come Paolo Conte, Pino Daniele e Antonello Venditti.

“È un despota”, dice Zalone… “Checco scherza sempre ma le canzoni si sono scelte un po’ da sole nel momento in cui ci siamo messi a suonare, certi brani si sono autoesclusi, altri si sono autoconsegnati e nel disco sono finiti quelli” aggiunge De Gregori.

Ironia e poesia con un pizzico di nostalgia. Tra i due esiste un’alchimia speciale, il compositore e il guitto, anche se uno diventa la spalla dell’altro in un continuo rimandarsi di battute e sagacia con la musica nel cuore.

“Siamo fatti così. La musica che amiamo appartiene a quel periodo, per me alla mia veneranda età è normale, per Checco può sembrare più strano, ma quel modo di suonare ci appartiene”, dice il Principe.

Checco Zalone, per la prima volta, sveste i panni di attore per indossare quelli di musicista puro: “Quando sei in studio e non c’è nessuno che ti inquadra allora ci credi veramente che sei un pianista, adesso mi rendo conto che non è così ma sul momento ero serio anche più serio del maestro”.

Non hanno in programma un tour in comune. Ci saranno solo due date imperdibili alle Terme di Caracalla di Roma il 5 e il 9 giugno.

“È bello che certe cose abbiano un inizio e una fine, sarebbe stato sicuramente stancante, ma questo è un progetto così bizzarro che non si presta a un prolungamento istituzionale, potremmo anche farlo ma è bello che sia cotto e mangiato” commenta De Gregori.

Giurano che non ci ripenseranno anche se vederli insieme è un’esperienza esaltante.