Milano, 12 apr. (askanews) – Il profumo fresco dei limoni e il loro colore evocano l’estate, sicchè basta il loro aroma a restituire il buon umore a un italiano su due. Se poi si pensa al succo allora parliamo di un must have in quasi tutte le cucine dei nostri connazionali (97,8%) che lo eleggono, 7 su dieci, a simbolo del nostro Paese. Al re degli agrumi italiani è dedicata l’indagine realizzata da Astraricerche per Polenghi Food, azienda familiare da 100 milioni di fatturato che vende il suo succo di limone soprattutto all’estero dove è apprezzato come condimento.
“Il Dna della della famiglia Polenghi nasce da questo innamoramento dell’agrume limone e del suo derivato succo di limone – afferma Marco Polenghi, presidente di Polenghi Food – E qui in questo contesto oggi ci troviamo nella contrada Spinagallo, dove nasce tutto quello che è la filiera del prodotto finito che poi arriva sulle tavole degli italiani ma non solo anche di quelli europei ed extra ed extra europei”.
I 40 anni di storia dell’azienda, impegnata a produrre nel rispetto dell’ambiente e del territorio dove nasce la materia prima, trovano ulteriore concretezza in un prodotto, il succo di limone biologico Polenghi-Spinagallo, che ha per protagonista il Femminello siracusano, uno dei 7 limoni igp di cui si fregia l’Italia. Dietro questo prodotto si cela una filiera integrata che accanto a Polenghi vede il lavoro del coltivatore Campisi e dello spremitore Simone Gatto
“Siamo un’azienda sostenibile, non solo perché siamo in bio da 25 anni, ma perché crediamo fortemente che oltre che il non inquinare l’agricoltura, l’agricoltore ha un obbligo morale nell’aiutare la natura a rigenerarsi – racconta Sergio Mazzara, amministratore delegato di Campisi Italia – Il limone femminello di Siracusa e quindi il limone di Siracusa Igp, è un’eccellenza italiana. Noi come Campisi Italia cerchiamo di essere alcuni dei custodi di questo limone e l’unico modo per custodirlo è quello proprio di tramandare il know how”.
Tutto il succo del Polenghi Spinagallo proviene da questo fondo a Siracusa dove i venti del mare e quelli vulcanici creano il microclima perfetto per coltivare il femminello. Una volta raccolti i limoni, però, occorre ricavarne il succo che verrà inviato in cisterna o in fusti congelati a Polenghi. Il metodo per l’estrazione è cruciale. “Per estrarre il succo dai limoni usiamo un metodo molto simile a quello che usiamo a casa – spiega Vilfredo Raymo, direttore generale di Simone Gatto – tagliamo il limone a metà con dei coltelli e poi lo spremiamo con dei birilli rotanti che hanno la forma dello spremiagrumi in modo tale che questo succo venga fuori in modo dolce, senza alte velocità e alte pressioni”. Lo scorso anno Polenghi ha utilizzato 535 milioni di limoni italiani per ottenere il succo esportato in 70 Paesi del mondo, un prodotto che, oltre alla praticità, ha anche dalla sua anche proprietà benefiche. “Il limone – spiega Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo Campus Biomedico Roma – ha una serie di aspetti positivi, tra cui la presenza della vitamina C, che è quello che tutti che conosciamo e quindi con essa favorisce la sintesi del collagene, l’utilizzo del ferro. Ma è proprio la presenza dei polifenoli e degli antiossidanti che dà quel più che garantisce un’azione sullo stato di salute”.