Roma, 12 apr. (askanews) – Portare il tema dell’accessibilità digitale in piazza a Torino durante il prossimo Disability Pride che si terrà il 20 aprile per ricordare come quello delle barriere digitali è uno dei muri più difficili da abbattere per consentire una piena inclusione per le persone disabili. A lanciare l’appello è Edoardo Arnello, Ceo di AccessiWay, giovane start up torinese under 30, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione dell’evento.
“Aderiamo a questa iniziativa importante perché riteniamo che sia fondamentale tenere alta l’attenzione su quella che secondo noi è una vera emergenza sempre più sentita per gli oltre 13 milioni di cittadini in Italia che hanno esigenze specifiche per usufruire del web e documentazione elettronica e che nella quasi totalità dei casi risultano impossibilitati ad accedere alle informazioni”, afferma Arnello.
“Il 97% dei siti italiani è inaccessibile e questo è un divario che dobbiamo colmare il prima possibile. Noi come start up abbiamo messo a disposizione il nostro know how per aiutare istituzioni pubbliche e private ad adeguarsi a normative peraltro imposte dall’Unione Europea. Crediamo – conclude il Ceo di AccessiWay – che serva promuovere iniziative come il Disability Pride che hanno come obiettivo quello di sensibilizzazione l’opinione pubblica favorendo una cultura dell’inclusione digitale come elemento fondamentale per creare quella consapevolezza necessaria per abbattere tutte le barriere architettoniche, culturali e digitali nel nostro Paese”.
I numeri in Italia. L’accessibilità digitale è un diritto essenziale spesso negato ad oltre un miliardo di persone, nel mondo, con disabilità e bisogni specifici. Appena il 3% circa del web è realmente accessibile, mentre circa il 90% dei siti internet non sono adeguati alle tecnologie assistive. Sono alcuni numeri che fotografano un disagio, prima di tutto la negazione di un diritto, che in Italia danneggia oltre 13 milioni di cittadini ai quali quotidianamente viene impedito di accedere al mondo digitale. Secondo i dati più recenti, nel nostro Paese ci sono 2 milioni di persone con disabilità visiva, oltre 3 milioni di persone con limitazioni funzionali importanti, 2,5 milioni di persone con daltonismo, 500mila persone con epilessia, 3 milioni di persone con Dsa, mentre fra gli adolescenti circa il 7% ha una diagnosi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). In Italia, secondo uno studio condotto da AccessiWay, sono pochissimi i siti, le applicazioni mobili e i documenti digitali in grado di rispondere al 100% ai requisiti richiesti per l’accesso completo delle persone con disabilità.