Milano, 12 apr. (askanews) – In vista della prima Giornata nazionale del made in Italy, che cade alla vigilia dell’inaugurazione della 62esima edizione del Salone del Mobile di Milano, FederlegnoArredo racconta il contributo del comparto arredamento all’export nazionale. Export che nel 2023 è risultato in calo ma che si è mantenuto comunque sopra i livelli pre-Covid. “Ci fregiamo di rappresentare una delle filiere strategiche per il Pil nazionale: lo stile, la ricerca, l’innovazione e l’artigianalità ‘industriale’ ci permettono infatti di essere un settore, il cui macrosistema arredamento vale circa 28 miliardi di euro ed esporta ben il 53% dei suoi prodotti di arredamento, parliamo di 15 miliardi destinati oltre confine con un saldo commerciale pari a 9,8 miliardi di euro” afferma il presidente di Federlegno Claudio Feltrin.
Gli addetti attivi nel settore arredamento superano i 141mila per un totale di poco più di 21mila aziende. “Numeri importanti per un settore – aggiunge il presidente Feltrin – che ha proprio nell’export il suo punto di forza, come dimostra anche l’affluenza di buyer e addetti ai lavori stranieri, nel 2023 più del 60%, che ogni anno arrivano a Milano per visitare il Salone, la fiera del design più importante al mondo”.
Secondo i consuntivi 2023, elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo, le esportazioni del macrosistema arredamento valgono circa 15 miliardi di euro nel 2023 (il 53% del totale) e subiscono un ridimensionamento rispetto all’anno precedente del 3,8%, pur confermandosi su livelli più elevati del 2019 che valevano poco più di 12 miliardi di euro. A trainare al ribasso le esportazioni l’andamento dei mercati americano, tedesco e cinese. Questo all’interno di una filiera del legno-arredo, il cui export nel 2023 si attesta sui 20 miliardi di euro, con una flessione del 4,6% sul 2022, ma ancora sopra di circa 2,8 miliardi di euro ai livelli 2019.
Andando a guardare le geografie per il segmento arredo, il primo mercato si conferma la Francia (oltre 2,4 miliardi di euro, pari al 16,5% dell’export totale), con un valore in linea con il 2022 (+0,2%). Seguono gli Stati Uniti con 1,7 miliardi (11,7% del totale) e una diminuzione dell’8% sul 2022 , terza la Germania con 1,3 miliardi e un -5,4%. In quarta posizione il Regno Unito a -6,4%, al quinto la Svizzera a -3%, mentre la Spagna al sesto posto è stabile. La Cina si conferma al settimo posto con un arretramento importante di ben il 17%. Segno positivo per gli Emirati Arabi che si trovano in nona posizione con un +5,4% (329 milioni di euro). Al decimo posto i Paesi Bassi con un -9,2%.
“Eccellenza della creatività italiana, ingegno, Italia che crea: sono le parole chiave scelte per la prima giornata del made in Italy di cui come filiera legno-arredo e design, da sempre siamo ambasciatori nel mondo – ha rimarcato Feltrin – Salutiamo pertanto con entusiasmo e partecipazione questa iniziativa fortemente voluta dal ministro Urso che precede l’apertura della 62esima edizione del Salone del Mobile.Milano”.