Milano, 10 apr. (askanews) – Carlos Tavares a Mirafiori per l’inaugurazione della produzione di cambi eDct e per incontrare i sindacati, ribadisce la centralità di Torino e dell’Italia per Stellantis, ma mette in guardia il governo sulle conseguenze legate all’arrivo di un competitor in Italia che ruberebbe quote di mercato mettendo a rischio la produzione negli stabilimenti italiani e l’obiettivo di un milione di veicoli.
“Chi vuole portare la produzione di auto cinesi in Italia sarà responsabile delle conseguenze per il settore. Per Stellantis sarebbe una grande minaccia: non potremo garantire l’obiettivo di un milione di veicoli e, se perderemo quote di mercato, avremo bisogno di meno stabilimenti”, ha detto Tavares, ricordando che il gruppo ha investito 5 miliardi di euro in Italia negli ultimi 5 anni.
Riguardo la permanenza in Italia, Tavares è stato molto netto, bollando come “fake news” l’ipotesi che il gruppo lasci il paese: “Siamo qui per restare e puntiamo a crescere. L’Italia e Torino sono la nostra casa, basta fake news”.
Altra critica rivolta al governo è legata al ritardo degli incentivi a cui Stellantis risponde con un investimento di 100 milioni a Mirafiori per la nuova 500e, che avrà una batteria meno costosa e più efficiente. “Sono state fatte tante promesse per sostenere l’accessibilità delle auto elettriche, ma gli incentivi ancora non ci sono. Per questo investiremo 100 milioni di euro per introdurre sulla 500e con nuova batteria che offrirà più autonomia a minor costo. E’ un modo molto pragmatico per rendere le auto elettriche accessibili, anche senza incentivi”, ha detto Tavares.
Il numero uno di Stellantis ha poi fatto un riepilogo dell’attività in Italia, ricordando che siamo l’unico paese in cui opera il gruppo ad avere in programma la produzione sulle due piattaforma Stla Medium e Large a Melfi e Cassino, con il lancio di due nuovi modelli nel 2025 e due nel 2026. Novità anche per Pomigliano dove la Panda potrebbe essere prodotta fino al 2030, se ci saranno le condizioni.
Prima di partecipare all’inaugurazione a Mirafiori, Tavares ha visto i sindacati e ha definito l’incontro “sincero e rispettoso”. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto a Tavares di rafforzare i volumi e l’occupazione negli stabilimenti italiani. Più critica la Fiom secondo cui non sono emersi elementi concreti che facciano pensare a un cambio di strategia del gruppo in Italia.
Quanto al centro di produzione dei cambi eDct di Mirafiori impiegherà 500 dipendenti quando sarà a regime a inizio 2025, produrrà fino a 600mila unità l’anno, pari a 2.100 unità al giorno. Il sito occupa 16.400 mq, rappresenta “lo stato dell’arte” degli impianti di montaggio, con un’automazione elevata (45%). E’ stato realizzato in tempi “record”: 18 mesi dall’inizio dei lavori all’inaugurazione.
Dopo Mirafiori, Tavares si è recato a Milano per la presentazione del nuovo suv compatto di Alfa Romeo anche elettrico, prodotto a Tichy in Polonia. “Ci chiesero di vendere il marchio Alfa Romeo e risposi di no: è forse il gioiello più prezioso tra i nostri marchi”, ha detto Tavares.