Venezia, 9 apr. (askanews) – “Con l’assegnazione di 20 milioni di euro del PNRR, recuperiamo uno dei borghi più iconici del Veneto, con una storia favolosa e vissuta, e daremo nuova vita a un cadavere eccellente. Recoaro Terme e il compendio termale e idropinico della Valle dell’Agno sono al centro di un progetto pilota di rigenerazione culturale e sociale, ispirato ai principi della sostenibilità economico-finanziaria e dell’efficienza, che sarà il viatico per il rilancio dell’intero comparto del termalismo, che in Veneto vale il 4 per cento nella bilancia turistica. Una sfida che, anche grazie alle risorse del PNRR, ci consente di rilanciare un’offerta che rischiava di essere ormai fuori dal tempo”.
Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in occasione del punto stampa a Palazzo Balbi in cui è stato presentato il progetto di riqualificazione dello stabilimento termale.
Nell’ambito del progetto PNRR – “Attrattività dei Borghi Storici”, che prevede la riqualificazione del Compendio termale e idropinico di Recoaro Terme, è stato assegnato, a seguito di gara europea alla quale hanno partecipato sei studi, l’incarico di progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza al costituendo R.T.P. Donadello & Partners Stp s.r.l.. Un raggruppamento temporaneo di professionisti che ha maturato una pluriennale esperienza sia in ambito nazionale, che internazionale nelle attività di restauro conservativo ed architettonico di palazzi e complessi storico-artistici e che annovera al suo interno lo studio milanese dell’Arch. Marco Piva, lo studio veneziano W.E.I’N VENICE s.r.l. dell’Ing. Gianni Breda e quelli dei padovani Arch. Andrea Piero Donadello e Arch. Eleonora Strada, supportati da un team di professionisti di alto profilo.