Bologna, 8 apr. (askanews) – “Se si chiede alle imprese e alle famiglie che hanno avuto danni” per l’alluvione in Romagna del maggio scorso “quanto hanno ricevuto fino adesso” di rimborsi “risponderebbero ‘zero'”. Ma “se non arrivano subito le risorse alle imprese agricole non potranno produrre più nulla”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, nel suo intervento all’assemblea regionale di Confcooperative a Bologna.
“Da parte nostra – ha proseguito Bonaccini – c’è la collaborazione con chiunque nell’interesse di chi ha perso tutto” con l’alluvione. “Se però non arrivano subito le risorse” si rischia di mettere in ginocchio l’intero settore agricolo. Infatti “con il terremoto del 2012 sono andati distrutti caseifici, casali e stalle, ma i terreni hanno proseguito fin dal giorno dopo a produrre e a coltivare come prima. Invece l’alluvione ha spazzato via tutto e se non arrivano le risorse subito quelli non produrranno più nulla”.
“Ma ancora prima delle risorse, deve essere garantito il credito d’imposta come fu per il terremoto – ha spiegato il presidente -. Grazie al credito d’imposta le famiglie che hanno ricostruito la casa, gli imprenditori che hanno ricostruito le imprese o i sindaci di qualsiasi colore politico che hanno ricostruito le scuole, i teatri e gli impianti sportivi non hanno tirato fuori un euro. Fu fatto un accordo tra le banche e lo Stato tramite la Regione, grazie al quale a chi si reca in banca venivano date le risorse per ricostruire e lo Stato si faceva garante delle banche che ogni anno pagavano meno tasse allo Stato per rientrare di quello che avevano messo in campo”.
Invece “se io non ho le risorse e la certezza per poter ricostruire dove vado visti i tassi di interesse di oggi? Non mi interessa di chi sia il merito o il torto – ha proseguito Bonaccini – mi interessa che coloro che hanno visto l’azienda distrutta e coloro che hanno perso tutto in casa possano riavere il 100% dei danni”.