Appalti, Comuni Asmel ricorrono al difensore civico digitale – askanews.it

Appalti, Comuni Asmel ricorrono al difensore civico digitale

Prosegue la protesta contro Anac
Apr 8, 2024
Roma, 8 apr. (askanews) – Non si placa la polemica innestata dalla lettera aperta trasmessa al Presidente ANAC dai Sindaci. ASMEL, l’Associazione che rappresenta oltre 4.400 Comuni in tutt’Italia, afferma che l’Autorità rifiuta il confronto chiesto con la lettera e nega il crollo del volume delle gare seguito all’avvio della digitalizzazione degli appalti, con pesanti ripercussioni sul rispetto delle scadenze del PNRR.

L’Associazione ha chiamato in causa, perciò, il Difensore Civico per il digitale, una figura prevista dalla legge a garanzia dei diritti digitali dei cittadini e sovraintende il rispetto di disposizioni che si applicano anche ai gestori di servizi pubblici ed agli organismi di diritto pubblico.

“ANAC è il gestore unico del sistema di digitalizzazione degli appalti ma, per ovviare ai malfunzionamenti da essa stessa generati, chiede alle Stazioni appaltanti di derogare alla legge entrando in conflitto con il proprio ruolo di garante del rispetto delle norme e, ancor peggio, minaccia sanzioni a chi le viola”, sostiene Francesco Pinto, Segretario generale ASMEL “ANAC rifiuta il confronto chiesto dai Sindaci”, afferma Pinto, “e viene da chiedersi chi controlla il controllore. Da qui il ricorso al difensore civico per il digitale perché possa far luce su queste contraddizioni e dare risposte a una lettera aperta che ha già superato 600 sottoscrizioni.”