Roma, 3 apr. (askanews) – “Non è un peccato mortale” la mancata candidatura alle Europee. Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, conversando con i cronisti prima dell’audizione in commissione Affari costituzionali alla Camera, in tema di autonomia.
“Penso che sia coerente seguire il lavoro in Veneto. Molti sono interessati al mio futuro, ma ricordo che c’è ancora almeno un anno e mezzo di governo. Un anno e mezzo di governo non è poca cosa. A pensare di gettare al vento un anno e mezzo di lavoro mi viene male, visto l’impegno che ho con i veneti e quanto consenso i veneti hanno saputo esprimere nei miei confronti”, ha sottolineato.
Alla domanda se l’autonomia deve andare di pari passo con la riforma del premierato Zaia ha risposto che “le due cose hanno due genesi diverse. Se non ci fosse l’autonomia, io comunque sarei il primo sostenitore del premierato, questo deve essere chiaro. Ovviamente, il premierato avrà un percorso costituzionale. L’autonomia quella modifica l’ha già avuta con il Titolo quinto del 2001 e oggi è alla fase finale visto che siamo in Parlamento con una legge”.