Forte terremoto sottomarino a Taiwan, almeno 7 i morti accertati – askanews.it

Forte terremoto sottomarino a Taiwan, almeno 7 i morti accertati

Diramato e poi rientrato l’allarme tsunami. Solidarietà di Cina e Giappone
Apr 3, 2024
Taipei, 3 apr. (askanews) – C’è stato un forte terremoto sottomarino di magnitudo 7.4 vicino a Taiwan. Il bilancio, al momento, è di sette morti accertati, centinaia di feriti e almeno 77 persone rimaste “intrappolate” tra le macerie degli edifici crollati o nei tunnel, tra cui il tunnel Renqing e il tunnel Qingshui

Secondo gli esperti si tratta del sisma più potente che abbia mai colpito l’isola negli ultimi 25 anni. La scossa ha fatto scattare l’allarme tsunami, poi rientrato, non solo sull’isola ma anche in Giappone e nelle Filippine.

“Vi chiedo di continuare a seguire da vicino la situazione nei vari luoghi colpiti e di adottare le misure di emergenza per proteggere la sicurezza della popolazione – ha detto la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen – i ministeri centrali manterranno i contatti con i governi locali per fornire l’assistenza necessaria. Anche l’esercito nazionale darà il suo sostegno. Il governo centrale e i governi locali collaboreranno per minimizzare l’impatto della catastrofe”.

La scossa ha colpito molto vicino alla costa orientale di Taiwan poco prima delle 8 ora locale, le 2 in Italia. Nella stessa zona si sono susseguite diverse scosse di assestamento, avvertite nella capitale Taipei.

L’aeroporto di Naha, la principale città di Okinawa, ha subito annunciato la sospensione dei voli e diverse autostrade e reti ferroviarie risultano interrotte.

“Nella regione di Hualien sono state segnalate case cadute, strade danneggiate e molti veicoli colpiti da cadute di pietre – ha detto il premier Chen Chien-jen – nella regione di Taipei, la metropolitana e i treni ad alta velocità sono stati sospesi. Chiediamo ai dipartimenti interessati di cogliere il momento opportuno per i soccorsi, di condurre attivamente operazioni di ricerca e soccorso delle persone, di occuparsi al meglio dei feriti e di adottare misure di reinsediamento di emergenza”.

Immediata la solidarietà internazionale, sia il Giappone sia la Cina hanno fatto sapere che, se richiesto, sono pronti a fornire sostegno e assistenza alla popolazione colpita dal sisma.