Roma, 2 apr. (askanews) – “Anac invece di chiarire perché non rispetta il Codice Appalti che la obbliga a non autorizzare le stazioni appaltanti non qualificate a bandire gare in proprio, chiede chiarimenti a queste ultime, da trasmettere in 5 giorni, pena multe salate fino a un massimo di 5.000 euro”. È solo una delle tante doglianze che si leggono in una lettera aperta sottoscritta in pochi giorni da oltre 300 Comuni aderenti ad ASMEL, l’Associazione che ne aggrega oltre 4.400 in tutt’Italia.
I Comuni ricordano di aver “salutato con favore l’obbligo di digitalizzazione dell’intero ciclo degli appalti scattato dal 1 gennaio scorso, perché avrebbe dovuto produrre non solo trasparenza, ma anche semplificazione delle procedure ed evidenziano che l’Autorità di vigilanza ha chiesto e ottenuto di assumere il ruolo di orchestratore dell’interscambio dati tra le diverse piattaforme informatiche coinvolte nel nuovo sistema. Ma lamentano che la data del 1 gennaio ha comportato un blocco delle attività causato dai troppi malfunzionamenti del sistema di digitalizzazione”. (Segue)