Città del Vaticano, 2 apr. (askanews) – “Mi hanno provocato un grande dolore: che il giorno del funerale venga pubblicato un libro che mi ha messo sottosopra, raccontando cose che non sono vere, è molto triste. Naturalmente non mi colpisce, nel senso che non mi condiziona. Ma mi ha fatto male che Benedetto sia stato usato. Il libro è stato pubblicato il giorno del funerale, e l’ho vissuto come una mancanza di nobiltà e di umanità”. Così Papa Francesco Ha spiegato i difficili giorni della morte di Papa Ratzinger e le reazioni che queste provocarono soprattutto dopo la pubblicazione del libro del suo segretario, mons. Georg Gaenswein. Rivelazioni che sono contenute in un libro del giornalista spagnolo Javier Martinez-Brocal: “El sucesor”.
Papa Francesco è stato sempre difeso dal Papa emerito Benedetto XVI, anche nelle questioni che più hanno provocato divisioni nello stesso corpo cardinalizio, come il caso delle aperture sui matrimoni tra omosessuali. Lo ha rilevato lo stesso Papa Bergoglio i un altro passaggio del libro.
“Ho avuto un colloquio molto bello con lui quando alcuni cardinali sono andati a incontrarlo sorpresi dalle mie parole sul matrimonio, e lui è stato chiarissimo con loro. Un giorno si sono presentati a casa sua per farmi praticamente un processo, – ha rivelato il Papa al suo intervistatore – e mi hanno accusato davanti a lui di promuovere il matrimonio omosessuale. Benedetto non si è agitato perché sapeva perfettamente quello che io penso. Li ha ascoltati tutti, uno ad uno, li ha calmati e ha spiegato loro tutto. È stata una volta – ha ricordato Francesco – che ho detto che, siccome il matrimonio è un sacramento, non può essere amministrato a coppie omosessuali, ma in qualche modo bisognava dare qualche garanzia o protezione civile alla situazione di queste persone. Dissi che in Francia esiste la formula delle ‘unioni civili’, che a prima vista può essere una buona opzione, perché non si limita al matrimonio. Per esempio – pensavo – si possono accogliere tre anziane pensionate che hanno bisogno di condividere servizi sanitari, eredità, abitazione, eccetera. Intendevo dire – ha spiegato il pontefice – che mi sembrava una soluzione interessante. Alcuni sono andati a dire a Benedetto che io stavo dicendo eresie. Lui li ha ascoltati e con molta elevatezza li ha aiutati a distinguere le cose… Ha detto loro: ‘Questa non è un`eresia’. Come mi ha difeso!… Sempre mi ha difeso”, ha concluso Papa Francesco.