Milano, 1 apr. (askanews) – L’azienda siciliana Duca di Salaparuta festeggia quest’anno le 200 vendemmie e celebra questo importante traguardo con una serie di iniziative che vogliono essere un atto d’amore verso una Sicilia “che non ha perso l’anima e il desiderio di circondarsi di bellezza, di arte e di poesia”. Bagheria (Palermo) ne è il cuore pulsante perché qui, nel 1824, Giuseppe Alliata Duca di Salaparuta decise di vinificare nella sua residenza estiva, Villa Valguarnera, e oggi la Cantina ne recupera e valorizza il legame, attraverso la pittura di Renato Guttuso, la fotografia di Mimmo Pintacuda, l’arte del carretto di Emilio Murdolo, a cui si è ispirato l’intero progetto di restyling delle etichette più rappresentative che celebrano il traguardo di questi due secoli.
Il 2024 sarà scandito, dunque, da un progetto di valorizzazione che prevede, oltre al restyling, anche la realizzazione di un corto-documentario dedicato all’estro creativo di questi celebri artisti, con iniziative collaterali aperte a sinergie con il territorio. “Celebriamo 200 vendemmie di un’impresa che ha segnato il destino enologico della Sicilia” ha dichiarato il direttore Roberto Magnisi, spiegando che “abbiamo deciso di abbattere i confini delle nostre Cantine per abbracciare una terra dalla forte identità comunicativa: le bottiglie diventano vettori di arte, attraverso l’espressione di Renato Guttuso con il suo Paesaggio dell’Aspra, ma anche alcuni scatti fotografici di Mimmo Pintacuda”. “Per le due icone di Duca di Salaparuta, ‘Bianca di Valguarnera’ e ‘Duca Enrico’, questi 200 anni diventano una cifra in oro con la firma in rosso lacca, per esaltarne la preziosità e il prestigio – ha concluso Magnisi – espressione di quel desiderio di sfida che caratterizza Duca di Salaparuta sin dagli albori”.
“Paesaggio dell’Aspra”, opera realizzata nel 1959 da Renato Guttuso e che oggi riveste le etichette della linea “Autentici di Sicilia”, nel cinquantenario dalla morte dell’artista bagherese torna sotto i riflettori a Villa Cattolica a Bagheria con l’inaugurazione di un inedito allestimento all’interno del museo a lui intitolato, che vede complice proprio Duca di Salaparuta. E oltre agli scatti in bianco e nero di Mimmo Pintacuda per la linea “Le Tenute”, l'”esaltazione identitaria” continua poi con il pittore Emilio Murdolo: è sua l’immagine del luogo in cui tutto ebbe inizio, Villa Valguarnera, raffigurata su un nuovo progetto enoico, “Triskelè”, che nasce dall’amore per il Nero d’Avola.