Venezia, 23 mar. (askanews) – Si è chiusa oggi pomeriggio a Padova la quattro giorni della prima edizione del World Health Forum Veneto, che ha portato nel capoluogo patavino 3.000 partecipanti, oltre 100 relatori tra accademici, ricercatori, tecnici ed esperti di medicina, salute, scienze e tecnologie avanzate. 35 le Università e i centri di ricerca rappresentati, 13 delle quali straniere, una ventina le aziende dei settori biomedicale, farmaceutico e tecnologico per la salute.
“Sono numeri da record che ci rendono molto più che orgogliosi – commenta il Presidente della Regione Luca Zaia, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo forum internazionale dedicato a disegnare i futuri scenari della nostra salute -. L’ultima giornata abbiamo portato a Padova personaggi di calibro internazionale, ne cito due per tutti l’astronauta Paolo Nespoli e il direttore dell’agenzia nazionale per la cybersicurezza Bruno Frattasi, che hanno sublimato questa rassegna di grande successo. La partecipazione di pubblico, in particolare di studenti e ricercatori è una soddisfazione che va oltre i risultati di confronto scientifico che danno comunque la cifra del risultato raggiunto”.
Il forum è nato sotto la regia di Regione del Veneto in stretta collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova (dipartimento di Medicina e dipartimento Ingegneria dell’informazione), il VIMM, la Camera di Commercio di Padova, Venice Promex la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione.
“Ringrazio tutti dai relatori ai partecipanti, ma soprattutto i partner e la squadra che hanno lavorato duramente per vincere questa sfida – conclude Zaia -. Abbiamo realizzato un sogno e messo un punto fermo. Siamo felici e soddisfatti di questa esperienza che vogliamo rendere appuntamento fisso qui in Veneto. Abbiamo aperto davvero la strada per rendere Padova la Davos dell’innovazione in sanità”.