Roma, 21 mar. (askanews) – Warhol, Achenbach, e Jorit sono gli artisti con le opere e le stime più importanti presenti in “Napoli, j’adore!”, asta tematica online organizzata da Blindarte con una selezione di opere d’arte, oggetti di produzione artigianale e manufatti napoletani o che riguardano la città e la sua storia. Il catalogo si può consultare online su www.blindarte.com dal 10 al 20 aprile.
Nell’asta sono presentati pregevoli esemplari di oggetti antichi rappresentativi della tipica produzione artistica di manifattura napoletana del XVIII e XIX secolo come la rara coppia di tazzine in terraglia del XIX secolo dipinte con splendide Vedute dell’eruzione notturna e diurna del Vesuvio o l’importante gruppo presepiale napoletano del ‘700 raffigurante la Natività. Fra i dipinti, le straordinarie e particolari vedute di piazze e marine napoletane, firmate dai più importanti pittori protagonisti dell’800 napoletano, esponenti delle famose Scuola di Posillipo e di Resina, come Consalvo Carelli, Giordano Lanza, Attilio Pratella, Vincenzo Migliaro. Si segnala inoltre una suggestiva e imponente veduta della Spiaggia di Chiaia al tramonto capolavoro assoluto di Oswald Achenbach, firmato e datato 1878 (stima 60.000/80.000 euro).
A rappresentare il XX e XXI secolo ci saranno artisti di origine napoletana, tra cui Emilio Notte, Domenico Spinosa, Gianni Pisani, Carlo Alfano, ma anche Lello Esposito, Sergio Fermariello, Giuseppe Perone, Jorit (del quale spicca un sorprendente ritratto di Maradona), ma anche artisti non napoletani che hanno trascorso un intenso soggiorno nella città partenopea come Andy Warhol. L’artista americano, infatti, all’inizio degli anni Ottanta ha realizzato per la città la celebre serie dei “Vesuvius” del 1985 di cui è presentata in asta la celebre serigrafia a colori (stima 30.000/40.000 euro). Spicca anche la presenza di fashion designer come Ernesto Esposito, con le sue iconiche scarpe, e le richiestissime borse di LEDEFF.
Una sezione del catalogo d’asta online sarà inoltre dedicata ai costumi ed elementi di scena di alcune importanti rappresentazioni tenute al Teatro San Carlo di Napoli in passato, come: Arianna a Nasso (di R. Strauss, del 1999/2000), La Voix Humaine (di F. Poulenc, del 1994/95), Un ballo in maschera (di G. Verdi, del 1994), il Don Carlo (di G. Verdi, del 1983/84), Macbeth (di G. Verdi, del 1984/88), Falstaff (di G. Verdi, del 2006/07), Lucia di Lammermoor (di G. Donizetti, del 1996/97), Le convenienze ed inconvenienze teatrali (di G. Donizetti, del 1996/97), La Tosca (di G. Puccini, del 2010), La clemenza di Tito (di W.A. Mozart, del 2010) e L’histoire du soldat (di I. Stravinskij, del 1987/88).
“Napoli è un mondo aperto agli stranieri – afferma Memmo Grilli, direttore del dipartimento di arte moderna e contemporanea di Blindarte – e alle diversità, con le sue regole/non regole, i suoi usi e costumi, i suoi proverbi e la sua decantata bellezza che coinvolge e seduce. Tutto questo è ben noto agli artisti che vi si sono ispirati, lasciando tracce evidenti di questa influenza napoletana in tantissime opere d’arte e manufatti che gli appassionati di collezionismo conoscono e apprezzano da sempre. Napoli forse più di ogni altra città merita un’asta tematica sulla creatività che l’ha animata nel corso dei secoli, fino al presente, che è un momento di orgogliosa e condivisa valorizzazione di questo incredibile patrimonio culturale. Questo spirito ha portato la Blindarte a lanciare la prima asta tematica su una città, dove saranno esibite opere d’arte e manufatti di qualità dal XVII secolo ai giorni nostri, con una particolare attenzione alla parte finale del catalogo in cui sono presentati alcuni costumi ed elementi di scene (irripetibili) del Teatro San Carlo”.