Roma, 21 mar. (askanews) – “Fino al completamento del Pnrr sarebbe necessario fare dell’intero Abruzzo una Zes, ovvero un’area dove le normative sono semplificate per accelerare la ripresa. Sarebbe uno strumento imprescindibile per coniugare sviluppo produttivo e logistico e imprimere impulso agli investimenti pubblici e privati”. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione regionale Abi Abruzzo, Antonio Brughitta, secondo quanto riporta un comunicato nel corso della relativa riunione, oggi a Pescara, in cui è intervenuto il professor Mauro Miccio, già Commissario Straordinario della ZES Abruzzo.
Brughitta ha particolarmente evidenziato il ruolo svolto dalle banche per la messa a terra del Pnrr ritenendo “sempre necessario un quadro di riferimento stabile e chiaro affinché il settore del credito possa fare la sua parte nel modo più efficiente ed efficace possibile a tutela del corretto utilizzo delle risorse pubbliche e a vantaggio dei beneficiari”.
Risorse e progettualità che diventano ancora più determinanti in una fase congiunturale del territorio segnata, già nel corso del 2023, dall’acuirsi delle tensioni geopolitiche e dell’andamento dell’inflazione con il risultato di una produttività in decelerazione per via del rallentamento della domanda interna. Tuttavia, segnali positivi si sono registrati nell’automotive, nel comparto dei beni durevoli e nei flussi turistici.
In questo contesto, secondo i dati più recenti (settembre 2023), le banche hanno continuato a sostenere l’economia abruzzese, in particolare con un livello di impieghi al settore produttivo (imprese e famiglie produttrici) pari a 10 miliardi di euro, mentre quelli alle famiglie consumatrici a 9,5 miliardi.
“In uno scenario di previsioni macroeconomiche ancora incerte – ha proseguito Brughitta – è anche fondamentale rafforzare la collaborazione tra le banche del territorio e tutte le parti economiche e istituzionali per ottimizzare la gestione dei vari strumenti agevolativi e veicolare la liquidità alle imprese in modo corretto e tempestivo”.
Il riferimento principale, prosegue l’Abi, è rivolto al Fondo di Garanzia per le Pmi visto come “strumento fondamentale di politica economica – ha aggiunto Brughitta – per favorire ulteriormente l’accesso al credito delle imprese. La recente riforma del Fondo, peraltro, può contribuire ad una nuova fase di ripresa attraverso una semplificazione nel processo di domanda, concessione e gestione della garanzia per i soggetti richiedenti”.
In questo senso, i dati più recenti relativi al 2023 confermano l’estrema utilità del Fondo Pmi che in Abruzzo ha registrato 5.280 operazioni, attivando circa 1,1 miliardi di euro di nuovi finanziamenti con particolare riferimento a coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali; fabbricazione di prodotti in metallo; costruzione di edifici; commercio all’ingrosso e al dettaglio; trasporto terrestre e mediante condotte; attività dei servizi di ristorazione; industrie alimentari; attività di servizi per la persona.
“Necessario – ha concluso Brughitta – costituire nuove Sezioni speciali regionali con l’obiettivo di incrementare le percentuali di copertura del Fondo su tutte le diverse tipologie di operazioni di finanziamento”. Con l’occasione, tra gli altri temi previsti dall’incontro, Abi Abruzzo ha evidenziato la collaborazione del settore bancario con le Prefetture attivando Protocolli d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione, nonché la disponibilità a contribuire, come nel recente passato, alla realizzazione di iniziative info-educative su tematiche d’interesse anche con le Università abruzzesi.