Firenze, 18 mar. (askanews) – Troverà casa nell’azienda ospedaliero-universitaria pisana il centro regionale contro le mutilazioni genitali femminili, una nuova struttura di terzo livello che lavorerà in contatto con la rete antiviolenza e con i servizi per la sorveglianza per contrastare questa pratica che colpisce ancora oggi numerose donne e bambine nel mondo.
La Toscana è attiva da oltre venti anni su questo fronte, che con la costituzione del centro e il riordino delle rete clinica che poi seguirà trova ora nuovo impulso. Sono infatti attivi da tempo protocolli di intervento per prevenire le mutilazioni, ma anche procedure specifiche per la sorveglianza.
“Abbiamo voluto valorizzare le eccellenze del nostro sistema sanitario regionale e non solo del sistema sanitario – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – per contrastare una pratica atroce oggi ancora troppa diffusa come quella delle mutilazioni genitali. Per offrire assitenza alle donne abbiamo messo assieme soggetti e competenze diverse, in grado di completarsi a vicenda, e naturalmente continueremo a lavorare sulla prevenzione”.