Roma, 15 mar. (askanews) – In una Romania che punta ad assumere un ruolo centrale nella regione dell’Europa centrorientale, consolidando il processo di modernizzazione e di crescita economica, migliorando e aumentando le infrastrutture e i servizi, resta una carenza di fondo: la manodopera. La mancanza di forza lavoro qualificata è da anni uno dei punti deboli del Paese che ha attratto negli ultimi decenni miliardi di investimenti stranieri, moltissimi dall’Italia, come dimostrano le cifre dell’interscambio e della cooperazione economica. Un problema che è sentito anche dalla vasta comunità di imprenditori italiani che operano in Romania: per questo Confindustria Romania ha lanciato ufficialmente il progetto “VINO ACASA”, indirizzato alla Diaspora romena in Italia.
L’evento, moderato da Askanews, si è svolto nella sede dell’Ambasciata di Romania a Roma ed è stato molto partecipato sia dalle principali associazioni di romeni in Italia sia dai rappresentanti dei maggiori investimenti italiani in Romania.
“Il ritorno dei cittadini romeni dalla diaspora diventa fondamentale per far fronte alla crescita produttiva della Romania, che, come sappiamo, soffre di una certa carenza di manodopera – ha detto aprendo l’evento l’ambasciatrice di Romania Gabriela Dancau – . È per questa ragione che abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa di Confindustria Romania, volta a stimolare il ritorno a casa dei romeni che vivono in Italia. Infatti, far conoscere le opportunità strategiche per rafforzare la crescita economica della Romania e sostenere il ritorno dei romeni dall’Italia a casa, in Romania, sono tra le priorità della nostra missione diplomatica”. Per l’ambasciatrice “l’esperienza e la competenza maturate dai romeni in Italia, indipendentemente dal settore di attività” sono “estremamente utili per lo sviluppo sostenibile della Romania” e “ci auguriamo che questo programma sia una soluzione attuabile per i romeni che vogliono tornare a casa e anche per le aziende romene e italiane in Romania, che possono beneficiare delle qualifiche e delle competenze acquisite dai nostri concittadini in Italia o in altri paesi”.
La mancanza di manodopera in Romania, rischia d’influenzare negativamente l’ingresso di nuovi investimenti nel Paese e lo sviluppo di quelli già presenti. Negli ultimi decenni milioni di cittadini romeni hanno lasciato il proprio Paese per trovare lavoro all’estero, anche in Italia. Oggi, molti di essi sarebbero pronti a tornare in Romania, portando il loro contributo al mercato del lavoro e alle aziende ma ritengono di non avere adeguate garanzie per il loro rientro in Patria, come è emerso dalle numerose domande poste al termine dell’incontro ai rappresentanti di Confindustria Romania e degli altri player che fanno parte del progetto: Mutua MBA, Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Intesa Sanpaolo Bank Romania e Lidl Romania.
“La mancanza di manodopera é un problema in tutta Europa. È come trovarsi di fronte ad una coperta corta che a seconda della direzione dei flussi migratori lascia scoperto un territorio piuttosto che un’altro – ha sottolineato il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola – Con il nostro progetto ‘VINO ACASA’ abbiamo guardato ben oltre, analizzando il flusso migratorio naturale, costante e inarrestabile tra Romania, Italia e viceversa, che interessa ogni anno migliaia di cittadini romeni, ed é li dove abbiamo aperto un dialogo innovativo, costruttivo e indipendente con la comunità romena, al fine di preservare il più possibile, il capitale umano all’interno della filiera industriale italo-romena, sempre in ambedue i Paesi”.
Dopo Bertola hanno illustrato il programma alla platea Andrea Mazzola, amministratore delegato di Mutua MBA, Alexandra Mutiu – prorettore dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Filippo Sala, capo dipartimento Prodotti Bancari Retail di Intesa Sanpaolo Bank Romania, Adela Andreea Van Den Houten, rappresentante di Lidl Romania e Thomas Campaner, membro del Gruppo Tecnico Digital Innovation di Confindustria Romania che ha illustrato come poter presentare le proprie richieste e iscriversi al portale che è online.
Confindustria Romania, che dal 2019 si è posta in prima linea per la risoluzione o la mitigazione del problema di mancanza di manodopera qualificata ha lanciato questo innovativo piano che punta a fornire una rete di garanzie a chi decide di rientrare. La messa a punto del Progetto “VINO ACASA” ha richiesto notevoli passaggi, tra cui l’analisi delle importanti proposte fatte in passato alla Diaspora, da parte delle istituzioni e dalle associazioni romene, la ricerca sulle professionalità più richieste, la composizione dei nuclei familiari che dalla Romania sono partiti all’estero, le motivazioni legate alla partenza e ai motivi ostativi del non rientro in Romania e soprattutto anche il nuovo contesto sociale ed economico del dopo pandemia.
L’architettura innovativa del Progetto “VINO ACASA” risiede sia nella sua completezza, con diverse proposte che convergono in un’unica progettualità, che nella considerazione verso tutto il nucleo familiare: lavoro, assistenza sanitaria e una casa moderna a condizioni favorevoli, il supporto formativo, anche universitario di alto livello, le semplificazioni burocratiche per formalizzare l’eventuale rientro in Patria. “VINO ACASA” è un’iniziativa promossa da Confindustria Romania in collaborazione con MBA Mutua, AMR -Associazione dei Comuni Romeni, Università Babes- Bolyai di Cluj Napoca e Banca Intesa Sanpaolo. Il Progetto è sostenuto come partner “Angel” da Lidl Romania.