Roma, 14 mar. (askanews) – Il primo ministro cinese Li Qiang ha voluto dare un segnale di attenzione al mondo del digitale, dedicando la sua prima visita dopo le cruciali Due Sessioni, che hanno caratterizzato il mese di marzo, alle aziende tech dell’area di Pechino. Il capo dell’esecutivo ha voluto rassicurare gli operatori del settore che ci sarà pazienza nei loro confronti, visto che sono impegnati in un settore che deve andar avanti per tentativi.
Nelle Due Sessioni, il tema dell’Intelligenza artificiale è stato piuttosto presente e lo stesso Li ha indicato in questa tecnologia uno dei punti di forza che dovranno determinare il perseguimento della crescita cinese. Secondo quanto hanno riferito i media statali, il capo del governo ha voluto incontrare i tecnici che si impegnano nello sviluppo dell’IA, dei semiconduttori e delle vettura a guida autonoma.
“Pur attenendoci ai principi fondamentali della sicurezza, dobbiamo promuovere una supervisione prudente e accomodante, per dare alle tecnologie nuove ed emergenti spazio sufficiente per tentativi ed errori”, ha detto il premier ai quadri e ai rappresentanti delle imprese della capitale, secondo quanto riporta oggi il South China Morning Post.
Non è chiaro ancora cosa voglia dire questa impostazione, in un momento in cui il dibattito sugli sviluppi dell’IA è pienamente sul tavolo. Ieri il Parlamento europeo ha approvato il quadro giuridico relativo all’IA e anche gli Usa stanno lavorando sulla delimitazione di regole per l’intelligenza artificiale generativa.
Nella sua prima relazione di governo, letta il 5 marzo davanti ai circa 3mila delegati del Congresso nazionale de popolo, il premier cinese ha svelato l’ambizioso obiettivo della leadership di far crescere l’economia di “circa il 5%” quest’anno. Si tratta di un target visto con un certo scetticismo da una parte degli osservatori economici.
La leadership cinese punta a dare respiro a quelle che il presidente Xi Jinping ha definito a settembre “nuove forze produttive di qualità”: un modo per indicare l’industria della tecnologia e dell’IA, che dovrebbero contribuire a rigenerare una crescita forte per la seconda economia del mondo.
Li, duraNte la sua visita, ha ripreso questa formula. “L’intelligenza artificiale è un motore vitale per lo sviluppo di nuove forze produttive di qualità”, ha detto, chiedendo un incremento nella potenza di calcolo, negli algoritmi e su altri fronti, nonché la sperimentazione e l’implementazione di tecnologie all’avanguardia su molteplici linee tecniche. “Dobbiamo – ha chiarito – impegnarci per superare i rivali in curva, o sterzando in una nuova corsia”.
Tra le aziende visitate da Li si annoverano il laboratorio di intelligenza artificiale del gigante dei motori di ricerca Baidu e l’Accademia di intelligenza artificiale di Pechino, un’organizzazione privata senza scopo di lucro guidata da accademici di istituzioni importanti come l’Università di Pechino.
Secondo quanto riferito, Li è stato informato della formazione di un consorzio che mette insieme i cosiddetti “modelli linguistici di grandi dimensioni” (sul tipo di ChatGPT) nel campo della ricerca e dello sviluppo. E il premier ha segnalato interesse per i “ricchi scenari applicativi” dell’IA in Cina, oltre ad auspicare un regime normativo “più allentato”.