Verona, 13 mar. (askanews) – Intelligenza artificiale, chip e sviluppo digitale sostenibile: parte da qui la presidenza italiana del G7, con la ministeriale dedicata all’industria che ritorna sul tavolo dei Grandi dopo sette anni di assenza. Due giorni di lavori al via domani, prima a Verona e poi Trento, con focus sui temi sfidanti per il mondo delle imprese, chiamate a tenere il passo dell’innovazione tecnologica in un contesto geopolitico sempre più incerto. L’obiettivo del vertice è riflettere sulla necessità di far convergere le politiche industriali: “Growing together” (“Crescere insieme”) dice l’Italia ai partner internazionali, pensando anche allo sviluppo tecnologico dell’Africa.
A presiedere i lavori della ministeriale di Verona sarà il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Oltre agli esponenti dei governi membri del G7 e dei paesi invitati (tra i quali l’Ucraina), è attesa al palazzo della Gran Guardia anche la vicepresidente della Commissione Europea, Margrethe Vestager.
L’Italia, fa sapere il Mimit, cercherà di approfondire le rispettive strategie di investimento privato e gli strumenti di sostegno pubblico affinché le imprese colgano appieno tutte le potenzialità derivante dall’uso dell’intelligenza artificiale. Tecnologie che dovranno essere “funzionali a un incremento tangibile della produttività e della competitività dei sistemi industriali”.
Per sostenere lo sviluppo tecnologico è necessario garantire sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti: “L’Italia vuole avviare una discussione a tutto tondo in ambito G7 sui semiconduttori, sulle politiche e sulle strategie da adottare per creare un coordinamento che riduca la dipendenza da Paesi terzi”, viene spiegato. “È necessario, a tal fine, garantire sicurezza e resilienza anche per lo sviluppo di connessioni attraverso lo sfruttamento dello spazio e delle aree sottomarine, per promuovere la realizzazione di una connessione globale”.
Non si può ‘crescere insieme’ senza che lo sviluppo digitale coinvolga l’Africa, in linea con il Piano Mattei del governo italiano. “Uno degli obiettivi del G7 Industria è di far sì che i partner globali, a iniziare dall’Africa, beneficino delle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie emergenti. L’Italia proporrà ai partner G7 di condividere le proprie e dopo avvierà audizioni per realizzare un programma di intervento dedicato a colmare i divari esistenti in tema di elaborazione dati, risorse computazionali e capitale umano”.