Roma, 6 mar. (askanews) – “Sono due mesi che Schlein, Conte e gli altri stanno a braccetto con il mio avversario, se lo coccolano, se lo portano al seguito. Il problema è che dall’altra parte non si sopportano tra loro e non possono dividere un palco insieme. L’unica cosa che li unisce è la sete di potere. Secondo lei chi non riesce a condividere un palco può riuscire a formare una giunta e votare insieme le delibere?”. Lo afferma il candidato governatore del centrodestra in Abruzzo Marco Marsilio in una intervista al Tempo.
L’effetto Sardegna? “Come ho detto più volte mia moglie è l’unica sarda che temo in questa campagna elettorale, perchè lei viene da lì. Non temo certo la Todde”, risponde Marsilio. “C’è il racconto grottesco di un presidente che sta sempre a casa sua a Roma e non vede mai l’Abruzzo – attacca Marsilio -. Siamo alla demonizzazione dell’avversario, ad una macchina del fango sperando che ciò possa spostare quei 20-30 mila voti che qualcuno pensa possano essere decisivi”.