Napoli, 5 mar. (askanews) – Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è stato rinviato a giudizio dalla Corte dei Conti in merito alla smart card che attestava l’avvenuta vaccinazione contro il Covid, realizzata dalla Regione nel maggio 2021, in uno dei momenti più bui della pandemia. L’udienza è stata fissata a Napoli per il prossimo 4 luglio.
Secondo i giudici contabili, la spesa sostenuta dalla Regione per realizzare e distribuire la card, pari a 3,7 milioni di euro, sarebbe stata “ingiustificata” dal momento che, nello stesso periodo, era stato introdotto il Green Pass per volere del Governo. A indagare sul presunto danno erariale le Fiamme Gialle che, già lo scorso agosto, avevano notificato un invito a dedurre agli indagati, non solo per il governatore campano, ma anche per altri componenti dell’unità di Crisi della Regione. Al presidente De Luca viene contestato il 25% del presunto danno complessivo, pari a oltre 928mila euro.
“Serenità assoluta, correttezza nell’operato della Regione Campania e fiducia nel lavoro della magistratura – ha detto ad Askanews l’avvocato Andrea Castaldo, difensore del governatore campano – la ‘smart card’ non era un doppione, ma aveva finalità ulteriori e diverse rispetto al Green pass, conteneva altre informazioni e ulteriori servizi utili al cittadino così come risulta dalla documentazione depositata alla Corte. Non parliamo di una duplicazione di spesa poiché la smart card non è un doppione del green pass istituito all’epoca”, ha concluso il penalista.