Milano, 29 feb. (askanews) – I valori etici e sociali espressi dai giovani, la loro volontà di produrre impatto positivo su società e ambiente come spinta propulsiva per generare innovazione sociale. Ma per trasformare questa spinta in realtà servono anche modelli di impresa attraverso le quali concretizzare le idee, risorse economiche, e partecipazione ad iniziative di ampio respiro.
Se ne è discusso al Social Innovation Campus 2024, l’iniziativa di Fondazione Triulza in Mind che da cinque anni mette a confronto giovani e giovanissimi con imprese – profit e non profit – finanza, e istituzioni per elaborare e progettare insieme nuove formule di sviluppo.
Per le iniziative sostenibili e di impatto, la cooperazione – è emerso nel corso dei lavori – si propone, tra i diversi modelli di impresa possibili, come il più attrattivo e funzionale.
“La cooperazione può giocare un ruolo molto importante nell’ambito dell’innovazione sociale. E ciò proprio per la sua natura, per la forma cooperativa che mette in comunione, a confronto idee molteplici – dice Eleonora Vanni, vicepresidente Nazionale Legacoop, che ha partecipato al SI Campus 2024 – Siamo convinti che nella mutualità, nello scambio delle idee, l’innovazione trovi un humus fondamentale per crescere e rinnovarsi. Credo che appunto la partecipazione e i percorsi innovativi non siano un’idea singola, ma siano il piuttosto il frutto di molte intelligenze che lavorano insieme. E in cooperativa questo si può fare. Noi abbiamo promosso anche con il nostro fondo ‘Coopstartup’ lo sviluppo di idee innovative dando la possibilità ai giovani di avvicinarsi alla cooperazione, che a volte sentita come un oggetto un po’ complicato da realizzare. E in questa prospettiva siamo aperti anche a forme nuove di cooperazione e di aggregazione, e disponibili, con le strutture che abbiamo, a promuovere e a sostenere le idee innovative”.
Le risorse finanziare sono un pilastro indispensabile per dare concretezza alle istanze di innovazione sociale. Al Campus si è discusso quindi anche di partenership e sostegno alle iniziative e agli ambiti più attivi verso l’innovazione sociale, a cominciare dal Terzo settore.
“Diciamo che il Terzo settore per noi è Innovazione sociale. Quindi per noi è fondamentale essere partner del Terzo settore – ha spiegato Stefano Gallo, responsabile Sviluppo Territoriale di UniCredit, presente al SI Campus 2024 – Lo siamo in tanti modi, lo seguiamo certo come cliente perché ha anche esigenze bacarie, ma il percorso che stiamo cercando di sviluppare in quest’ultimo tempo e di vederlo sempre di più come partner attraverso cui sviluppare progettualità per andare sui nostri territori, sulle nostre comunità. Lo facciamo in tanti modi, e sicuramente i progetti sono uno di questi, ma mi piace anche ricordare tutta l’attività di fundraising che stiamo supportando attraverso la nostra piattaforma ‘ilMioDono’ che oggi conta più di 1.200 organizzazioni scritte”.
Il Social Innovation Campus si svolge in Mind, il distretto tecnologico di Milano in pieno sviluppo, frutto di un importante intervento di rigenerazione urbana e incubatore attraverso una serie di realtà – tra le quali anche lo stesso Campus di Fondazione Triulza – di un dinamico cluster di economia sociale.
“I grandi progetti si nutrono anche di impatto sociale, non possono fare altrimenti – conferma Stefano Minini, project director Mind per Lendlease – Oggi ne stiamo dando una prova in uno spazio che abbiamo ristrutturato, e che oggi inauguriamo formalmente – Qui arrivano e accogliamo ragazzi a lanciarci le sfide per pensare la città del futuro. Immaginandola in maniera diversa da come la faremo noi, nei nostri uffici. Quindi ben vengano nuove idee e nuove soluzioni sia dai ragazzi, sia dalle comunità per pensare in maniera diversa alla città e a come la stiamo costruendo. Grazie a questo, insieme, facciamo di Mind una vera città inclusiva, aperta e sostenibile”.