Roma, 28 feb. (askanews) – “Ringrazio l’ex assessore Alessio D’Amato per l’interessamento del Nuovo Ospedale Tiburtino e lo invito a un confronto in assessorato per fugare tutte le sue preoccupazioni sul cambio area del nuovo nosocomio”. Così l’assessore regionale ai Lavori pubblici, politiche di ricostruzione, viabilità e infrastrutture, Manuela Rinaldi.
“Costruire l’ospedale in quell’area comporterebbe uno sforzo notevole per le casse della Regione Lazio, in quanto come scritto nella relazione per il progetto di fattibilità l’area presenta elevate criticità idrogeologiche. Come da prassi di buona amministrazione, sicuramente a conoscenza del collega D’Amato, è stata fatta una conferenza preliminare sul Progetto di fattibilità tecnico – economica, nel corso della quale sono stati espressi pareri tali che ci hanno obbligato ad ipotizzare ad un’altra area dove far sorgere il Nuovo Ospedale Tiburtino», ha continuato Rinaldi.
“L’area è posta sul bordo meridionale del bacino a delle acque albule e delimitato da faglie normali e trascorrenti. L’intensa fratturazione delle faglie garantirebbe un continuo afflusso di fluidi geotermali di acqua e gas in superficie che determinano la possibilità di far instaurare dei fenomeni geologici pericolosi. Il lotto preso in considerazione, inoltre, presenta un’elevata velocità di deformazione, circa 7 millimetri l’anno. Inoltre, sono presenti delle anomalie che fanno ipotizzare la presenza di aree interessate da fenomeni carsici con la presenza di vuoti che si accostano ad una pericolosità idraulica potenziale dovuto all’accumulo o al deflusso delle acque del Tevere da Castel Giubileo alla foce”, ha spiegato l’assessore. “Aspetto un confronto aperto con l’ex assessore alla Sanità, D’Amato, per esporgli tutte le difficoltà che si potrebbero presentare nel costruire un ospedale nell’area presa in considerazione inizialmente”, ha concluso l’assessore.