Milano, 28 feb. (askanews) – I talenti dei giovani nella tecnologia e la loro consapevolezza delle necessità di impatti positivi nel sociale sono al centro della due giorni della Social Innovation Campus 2024, l’evento ideato dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza in Mind.
Quest’anno il Campus, giunto alla quinta edizione, è stato dedicato “Skills 4 Social Innovation. I talenti di tutti per costruire il futuro” e si sviluppa nelle giornate del 28 e 29 febbraio a Mind, il distretto dell’innovazione di Milano, in momenti di confronto e di co-design con studenti delle scuole superiori, universitari, stakeholder MIND, imprese tech, finanza, startup a impatto, terzo settore, cooperazione, università, ricerca e istituzioni.
Il Social Innovation Campus si conferma ormai da anni come appuntamento da cui prendono il via nuovi percorsi di lavoro per implementare il raggio d’azione del “laboratorio” MIND – Milano Innovation District, uno dei pochi distretti tecnologici a livello internazionale di innovazione con un dinamico cluster di economia sociale. “Tutti i dati che arrivano dal nostro paese evidenziano sempre di più l’importanza dello scopo sociale e ambientale all’interno delle carriere dei neolaureati – dice Mario Calderini, professore ordinario del Politecnico di Milano e presidente del Comitato scientifico della Social Innovation Academy in Mind – La crescita di questa tendenza è chiara ormai anche nel caso dei laureati Stem. Questo trend rappresenta una grande occasione per il terzo settore e per l’impresa sociale italiana. Anche gli studenti con elevate competenze sui temi dell’innovazione tecnologica devono riuscire a vedere nell’impresa a impatto sociale uno sbocco naturale del loro desiderio. Perché questo accada non serve solo un’offerta formativa orientata all’impatto sociale, ma servono anche reti e piattaforme diffuse per fare sistema tra gli attori che si occupano di sociale e tecnologia. Il Social Innovation Campus va proprio in questa direzione”.
Il digitale per la salvaguardia dell’ambiente, videogiochi e applicazioni game design per raggiungere obiettivi d’impatto, progettazione partecipata e social design per rendere più sostenibili i servizi culturali: sono solo alcuni dei progetti innovativi ad impatto che sono stati presentati nell’evento di apertura, da giovani imprenditori, cooperatori, studenti, ricercatori. Gli autori dei progetti hanno condiviso le loro visioni per un modello di business diverso con i main partner e sponsor del Campus (Umana, UniCredit, UnipolSai, Microsoft Italia, i tre fondi mutualistici Cooopfond, Fondo Sviluppo e General Fond) e con tutti gli stakeholder Mind (Arexpo, Lendlease, IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, Human Technopole, Università degli Studi di Milano e Politecnico di Milano).
“L’85% delle professioni che esisteranno nel 2030 non è stato ancora inventato, è un dato che non deve spaventare, ma dobbiamo prepararci – ha detto il presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, che ha partecipato all’evento d’apertura del Campus – Quello che è indubbio è che, in questa società complessa, che si affaccia sul futuro, si deve stringere sempre di più l’alleanza necessaria tra Pubblico, Privato e Privato sociale; le tre componenti Stato, profit e non profit saranno anch’esse sempre più interconnesse e chiamata a lavorare insieme. Il profit è sempre più alla ricerca di un’anima, il non profit necessita di competenze e professionalità, lo Stato non è in grado di reggere da solo ai mutamenti epocali, ad esempio sul fronte del welfare. Le nuove professioni hanno bisogno di skills, ma anche di un nuovo umanesimo. Non possiamo rassegnarci alla società dei tecnici”.
L’edizione 2024 del Campus delinea alcuni ambiti di lavoro futuro in Mind,quale laboratorio sperimentale di un nuovo modello di economia sociale. Un tema di cui si è parlato sono i nuovi modelli ed esperienze di volontariato che vedono coinvolti i giovani e le aziende; su questo si sono confrontati UniCredit, CSVnet Lombardia, Università Bocconi e Cattolica. Il gruppo Umana ha sviluppato una riflessione su come la sostenibilità sociale e ambientale possa essere fattore di attrazione per giovani talenti nel mondo delle imprese. L’Alleanza delle Cooperative Italiane si è concentrata su nuovi ambiti di collaborazione tra aziende, imprese sociali e cooperative innovative per condividere un modello produttivo in grado di generare crescita sociale.
Come nelle edizioni precedenti, una particolare attenzione è stata dedicata alle imprese Social Tech capaci di generare valore sociale usando le tecnologie. Avvicinare il mondo dell’università e della ricerca al terzo settore con approcci di trasferimento tecnologico e open innovation, sostenere lo sviluppo di startup social tech e di nuove cooperative innovative, non solo per scalare i modelli tecnologici di business senza perdere il significato prosociale, ma anche per attrarre e valorizzare i giovani Stem, sono temi che saranno approfonditi il 29 febbraio negli incontri organizzati da Cariplo Factory, dal Consorzio Nazionale CGM e da Fondazione Triulza.
Un altro tema centrale del Campus riguarda l’impatto della tecnologia sull’ambiente e sulla vita delle persone. Riflettere su rischi e potenzialità dell’IA e dei big data è l’obiettivo di due incontri del 29 febbraio: la lectio magistralis “Intelligenza artificiale, realtà virtuale e discriminazioni”, a cura della professoressa Marilisa D’Amico e del professor Andrea Pinotti, dell’Università degli Studi di Milano, e il workshop “L’umanesimo dei big data: per una tecnica a valore condiviso”, a cura di UnipolSai, partner del Campus fin dalla sua prima edizione.
Sempre sull’Intelligenza Artificiale Generativa quale soluzione di sviluppo sostenibile propone una riflessione Microsoft Italia, che avvierà nei prossimi mesi con Fondazione Triulza alcune iniziative rivolte ai giovani dei territori lombardi, dove l’azienda sta sviluppando la prima Cloud Region italiana, aperta nei mesi scorsi.
“E’ grazie alle nostre reti, importanti antenne sociali e territoriali, che da cinque anni promuoviamo il Campus con l’idea di avvicinare le tecnologie al sociale, dialogando con i giovani – sottolinea Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza – Ora vogliamo trasformare questa intuizione in iniziative concrete che consentano al terzo settore e all’imprenditoria sociale di inserire giovani talenti con le loro competenze a supporto dello sviluppo di progetti di innovazione sociale. L’attenzione all’impatto e il protagonismo delle nuove generazioni è un’opportunità unica per generare cambiamento concreto nel mondo delle imprese, grandi e piccole, delle istituzioni, della ricerca e del terzo settore, anche grazie a percorsi condivisi, verso uno sviluppo sostenibile”.
Le numerose scuole superiori di II grado di Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto che hanno aderito ai laboratori e attività in presenza e online durante le due giornate del Campus hanno avuto l’occasione di approcciare la scienza, la tecnologia, la salute, la sostenibilità, le competenze trasversali, l’orientamento al lavoro e l’educazione alla cittadinanza attraverso format esperienziali e interattivi; come i laboratori di restauro promossi da Valore Italia, quelli sull’E-Digital e il personal branding promossi da CVING e quelli sul BIM promossi da CMB Carpi. Il Gruppo CAP ha proposto laboratori sull’economia circolare e A2A Life Company sul recupero della plastica con la robotica e il riciclo innovativo. Il co-design è invece lo strumento utilizzato dai team di studenti partecipanti ai due percorsi Hackathon, per rispondere alle sfide di Arexpo, A2A Life Company, Lendlease, UNES – il Viaggiator Goloso, UnipolSai e i fondi mutualistici Fondo Sviluppo, Coopfond e General Fond e alla challenge trasversale sulle tecnologie digitali lanciata da Microsoft.
A chiudere il Campus il 29 pomeriggio la premiazione dei progetti vincitori dei due Hackathon e del Contest Social Tech. Il Campus si conferma anche quest’anno un grande laboratorio partecipato di progetti di innovazione sociale e ambientale, con otre 130 attività in presenza e online – tra laboratori, hackathon e workshop – organizzati insieme ai partner, sponsor e content partner.
Il Campus è organizzato dalla prima edizione in collaborazione con le ancore di MIND Arexpo, Lendlease, Human Technopole, IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, Università degli Studi di Milano e Politecnico di Milano.
L’edizione 2024 è realizzata con il supporto di Microsoft e UnipolSai, in partnership con Coopfond, Fondo Sviluppo, General Fond, Umana, UniCredit – come main sponsor; A2A Life Company, CMB Carpi, Gruppo CAP, CVING, UNES – il Viaggiator Goloso e Valore Italia – come sponsor. Ha ottenuto il contributo di Regione Lombardia e il patrocinio di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Città Metropolitana di Milano e Comune di Milano.
Il programma culturale è organizzato e promosso in collaborazione con numerosi content partner del mondo della filantropia, del terzo settore, dell’economia civile, della formazione e dell’innovazione: AVIS Regionale Lombardia, BEEurope, Cariplo Factory, Cesvip Lombardia, Consorzio Nazionale CGM, CSVnet Lombardia, CSV Milano, Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, Drimlab, Enaip Lombardia, Europe Direct, European Commission’s Joint Research Centre, Finlombarda, Fondazione Cariplo, Fratello Sole Scarl, Fondazione Social Venture GDA, ITS Angelo Rizzoli Academy, ITS Meccatronica Lombardia, ITS Move Academy, Legambiente Lombardia, Manageritalia Lombardia, Net, Rold Academy, Scuola di Restauro di Botticino, Università degli Studi di Milano Bicocca.
Il Campus è reso possibile anche grazie al supporto tecnico di Epson, Il Portico Cooperativa Sociale, Mimesi – Media Intelligence, Mondovisione Soc Coop Soc Onlus, Planeat.eco, Smacrent, Stripes Coop Sociale Onlus e Zero Impack.