Roma, 27 feb. (askanews) – E’ una partnership di successo quella nata dall’accordo tra Biraghi, Coldiretti Sardegna e Filiera Agricola Italiana Spa: il Pecorino Etico Solidale Biraghi, nato da un progetto a sostegno dei pastori sardi, festeggia il settimo anno di vita e registra un +33% di export rispetto al 2022, oltre 1.500.000 kg di prodotto venduti dal 2017 ad oggi e 380 aziende sarde conferitrici. I numeri sono stati resi noti durante una conferenza stampa a Torino da Biraghi, assieme a Coldiretti Sardegna, Filiera Agricola Italiana Spa e le due cooperative di pastori coinvolte nel progetto: Dorgali e L’Armentizia Moderna.
Il progetto nasce nel 2017 con l’obiettivo di utilizzare le conoscenze dell’azienda Biraghi per commercializzare e valorizzare un prodotto della tradizione casearia italiana, il Pecorino. Dopo aver preso atto della crisi che aveva colpito il mercato del Pecorino, Biraghi ha preso contatti con Coldiretti Sardegna per instaurare una collaborazione innovativa nel panorama del settore.
L’accordo sottoscritto con Coldiretti e Filiera Agricola Italiana Spa garantisce infatti un’equa remunerazione ai pastori sardi. Il prodotto nato è una ricetta al Pecorino composta per il 60% da Pecorino proveniente dalla Sardegna e per il 40% dal Gran Biraghi. Negli anni successivi la collaborazione tra Biraghi e Coldiretti Sardegna si consolida con il lancio di un nuovo prodotto da tavola, lo Spicchio di Pecorino Etico Solidale. L’iniziativa è stata sviluppata con la Cooperativa Pastori Dorgali, che raggruppa 190 aziende del territorio, ed è in fase di test presso i punti vendita dell’azienda, con l’obiettivo di espandere il suo mercato nella grande distribuzione.
A più di sette anni dal lancio, il Pecorino Etico Solidale Biraghi è distribuito in più di 6.000 punti vendita sul territorio italiano e registra una distribuzione ponderata pari al 41% su tutta Italia, in aumento rispetto al 2022. Significativo anche l’interesse proveniente dal mercato estero: il prodotto viene esportato in 17 Paesi – Germania, Croazia e Polonia su tutti – e l’export ha registrato +33% di vendite rispetto al 2022.