Venezia, 26 feb. (askanews) – In migliaia a Bruxelles per dire stop alla burocrazia e all’aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani ed incrementare gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l’aumento dei tassi di interesse, garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali e cancellare definitivamente l’obbligo dei terreni incolti.
Queste alcune proposte del Piano presentato dalla Coldiretti in occasione della manifestazione a Bruxelles con gli agricoltori guidati dal presidente nazionale Ettore Prandini, scesi in piazza con un corteo che dalla stazione Luxembourg raggiungerà Rue de la Loi, a pochi passi dal Parlamento europeo a Bruxelles, in occasione del Consiglio dei Ministri agricoli sulla proposta di semplificazione della Pac.
Presente una numerosa delegazione veneta con giovani e donne, imprenditori agricoli partiti nella notte per arrivare davanti al Parlamento Europeo. “Siamo qui – spiega Carlo Salvan Presidente regionale – per chiedere risposte esaustive in tempi certi alle necessità delle nostre aziende e scardinare quei regolamenti che non hanno senso. Per questo abbiamo messo in campo un lavoro costante di mobilitazione, ma anche di rapporto diretto con le istituzioni europee. Una grande organizzazione come la Coldiretti – dice Ettore Prandini – ha il dovere di trasformare la protesta in proposte concrete, nella consapevolezza che la maggior parte delle battaglie cruciali per il futuro delle nostre campagne si combattono proprio a Bruxelles. Proprio per questo abbiamo predisposto un documento strategico anche sulla Pac dei prossimi anni, che deve essere semplice e in linea con le necessità delle imprese. Dobbiamo dire basta alla contrapposizione tra agricoltura e ambiente voluta da Timmermans, gli agricoltori sono il primo presidio ambientale”.