Inquinamento Milano, dalla Basilicata il Progetto Ricas Italia – askanews.it

Inquinamento Milano, dalla Basilicata il Progetto Ricas Italia

Per la cultura della sostenibilità
Feb 24, 2024

Roma, 24 feb. (askanews) – Dalla Basilicata prende l’avvio il Progetto “Ricas Italia” per la cultura della sostenibilità, ideato dal giornalista originario di Maratea Biagio Maimone, fondatore del sito “Progetto di Vita per il Sud” dal Gal – La Cittadella del Sapere” è dal Festival del Cinema Marateale, il cui Direttore è Nicola Timpone, che vede i 27 Comuni dell ‘Area Sud della Basilicata, il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e Maratea, città candidata a capitale Italiana della Cultura 2026, impegnati in un progetto teso al contrasto della crisi climatica e ambientale.

“Porre al centro i valori della sostenibilità e della tutela ambientale – sottolinea Maimone – significa attribuire centralità all’essere umano e al creato nel suo complesso, creando quell’armonia tra la natura e l’uomo, che è ineludibile perché vi sia reale sviluppo, tale in quanto tiene conto dell’importanza di preservare la salute di ogni essere vivente. La cultura della vita è, per tale motivazione, il leit motiv che guida l’impegno a favore della sostenibilità e della tutela ambientale”. Maimone ha scritto una lettera al Sindaco di Milano Giuseppe Sala chiedendogli di aderire al Progetto ‘Ricas Italia’.

La Basilicata vedrà la nascita del Progetto eco-ambientale e solidale “Ricas Italia”, la cui finalità è, attraverso una Rete di Comuni della Basilicata, che dovrà poi estendersi a tutti i Comuni d’Italia e diffondersi ed affermarsi in tutta Europa, promuovere la cultura della sostenibilità, della solidarietà e della cooperazione.

Daniele Stoppelli, Sindaco di Maratea, ha dichiarato che la città, candidata a “Capitale Italiana della Cultura 2026” “parteciperà all’attuazione del progetto eco-sociale “Ricas Italia” che rientra tra le iniziative che si prefiggono l’intento di dare impulso ad un nuovo modo di diffondere la cultura dei territori e la cultura della sostenibilità, contro il degrado e la povertà”.

Il progetto prende le mosse da un territorio del Sud Italia, qualificandosi come un’iniziativa che guarda al futuro, la cui finalità è quella di preservare la cultura dei territori. L’intento primario del progetto è la costituzione della Rete dei Comuni e delle Regioni per la tutela ambientale, la cultura, la cooperazione e la solidarietà tra i cittadini, contro la povertà e l’inquinamento del pianeta.

Il progetto possiede i requisiti per essere proposto all’Unione Europea al fine di dare impulso ad un nuovo modo di fare cultura a favore della sostenibilità, contro il degrado e la povertà. La Rete dovrà aggregare il maggior numero di Comuni e di Regioni, affinché si impegnino attivamente per la tutela ambientale e contro l’inquinamento, nonché per la salvaguardia dell’intero ecosistema, attraverso azioni concrete che coinvolgano, nel contempo, i cittadini e le Istituzioni.

“La povertà culturale e morale è la conseguenza del degrado ambientale” ha dichiarato Nicola Timpone, Direttore Generale del “Gal – La Cittadella del Sapere”, il quale ha aggiunto: “L’acuirsi della crisi dei valori della nostra società ha prodotto, oltre ad un impoverimento economico complessivo, anche la decadenza del valore della cultura umana”.

L’ideatore del progetto Biagio Maimone ha affermato: “Per noi porre al centro l’uomo e la sua dimensione sociale ed ambientale significa creare una nuova forma di relazione umana e di comunicazione, che si avvalga della creatività quale forza propulsiva per incamminarsi in un nuovo processo socio-economico che possa realmente favorire il progresso umano. Riteniamo che ‘Fare Rete’ sia, in tale contesto, fondamentale per far vivere un tessuto sociale che includa tutti, nessuno escluso. Dovrà essere coinvolta l’intera Europa, a cui chiederemo lo stanziamento di fondi da destinare alla salvaguardia del patrimonio ambientale. La Regione Basilicata è antesignana di un processo di evoluzione socio-culturale grazie alla sua storica visione ecosostenibilità dell’ambiente, fautrice senza dubbio alcuno, di un impegno rivolto a creare un’economia sostenibile, dal quale non si può derogare”.