Trieste, 22 feb. (askanews) – “Per quel che riguarda il raggiungimento dei target a livello nazionale del Nue 112 il Friuli Venezia Giulia ha conquistato una posizione di vertice: questo grazie alle continue implementazioni tecnologiche e al lavoro fatto con gli operatori, assieme ai quali è stato condiviso un percorso che ha portato a maggiori opportunità formative e a una migliore distribuzione dei carichi di lavoro”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi nel corso della riunione del Gruppo di monitoraggio regionale sul servizio del Numero unico di emergenza europeo 112, che si è tenuta nel capoluogo regionale con il prefetto di Trieste e commissario di governo Pietro Signoriello, i prefetti Domenico Lione (Udine), Natalino Domenico Manno (Pordenone), Raffaele Ricciardi (Gorizia) e i vertici territoriali e regionali dei Vigili del fuoco, dei Carabinieri e della Capitaneria di porto. “Certo – ha aggiunto Riccardi -, nell’efficienza garantita dal servizio può sempre capitare una situazione di difficoltà: l’importante è non basare il giudizio complessivo sul singolo e isolato episodio che talvolta viene strumentalmente amplificato”. Come ha spiegato l’esponente della Giunta regionale, nell’occasione odierna è stato illustrato il nuovo sistema della videochiamata che darà la possibilità agli operatori del Nue e, a caduta, a quelli della Sores di poter vedere attraverso il dispositivo telefonico di chi chiama la situazione di emergenza, constatando a video le condizioni di una persona ferita. Altro obiettivo in fase di implementazione è quello di garantire i collegamenti necessari nelle zone della regione non coperte dai sistemi di telefonia cellulare. “Il numero di persone che si sono rivolte al Nue nel 2023 – ha affermato Riccardi – sono state 703.625, con un incremento di quasi 100 mila chiamate rispetto all’anno precedente. Segno che ormai i cittadini hanno piena consapevolezza del 112 quale numero telefonico a cui far riferimento nelle emergenze”. Riccardi ha poi approfondito il tema della georeferenziazione che dà l’opportunità ai mezzi di soccorso, in certe situazioni particolari – come alcune vie lunghe chilometri e le aree marine -, di raggiungere più velocemente e con precisione l’indirizzo indicato. In particolare è stato presentato quanto fatto per la georeferenziazione dei Casoni e dei canali della laguna di Grado.