Milano, 22 feb. (askanews) – “È stato un incidente di natura colposa. Eppure è stato amplificato all’inverosimile con la gogna mediatica. Contro di me si è generata una vera e propria campagna d’odio fondata su una montagna di fake news e di stereotipi ideologici pietosi”. Lo ha detto in un’intervista a La Repubblica il deputato sospeso di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo dopo quasi due mesi dallo sparo del veglione di Rosazza.
“Mi chiamano pistolero? Questa definizione è l’unica cosa che mi fa sorridere di tutta questa vicenda. Perché sono abituato, fin da quando ho iniziato da ragazzino a fare politica, a vedermi affibbiate le più disparate etichette: mi hanno dato del fascista, del novax, del cattivo. Insomma, di tutto e di più. E ora sono il pistolero. Da una parte ci sono questi stereotipi da branco, dall’altra c’è chi mi conosce davvero. E a me non importa un granché dell’ululato di qualche sciacallo senza onore. Mi interessanole persone vere”.
Quanto al suo futuro in politica Pozzolo ha aggiunto: “Continuerò a dire onestamente quello che penso e andrò avanti a lottare per i principi nei quali credo. Questa è politica, il resto è solo gossip. Ero e resto indisponibile a barattare la mia vita e la mia libertà per qualche briciola. Io sono fatto così. E quando mi guardo allo specchio non ho vergogna” ha concluso.