Roma, 21 feb. (askanews) – “Ho espresso il mio punto di vista molto chiaramente, in privato, come ho fatto pubblicamente, che adesso basta. È ora che Julian Assange venga riportato a casa”. Così il primo ministro australiano Anthony Albanese dopo aver ricordato di aver sollevato la questione della possibile estradizione del fondatore di Wikileaks ai “più alti livelli” negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
“Mi sono impegnato regolarmente anche con il suo team legale, su una strategia per cercare di superare questa situazione e uscire dall’altra parte nell’interesse di Julian Assange”, ha aggiunto Albanese in una intervista alla Abc Radio. Parlando in parlamento la scorsa settimana, dopo aver sostenuto una mozione che chiedeva la fine del processo contro il fondatore di Wikileaks in modo che potesse tornare dalla famiglia in Australia, Albanese aveva detto: “questa cosa non può andare avanti all’infinito”.
All’Alta Corte di Londra da ieri è in corso l’udienza per decidere sull’estradizione del fondatore di Wikileaks negli Stati Uniti.