Bologna, 21 feb. (askanews) – C’è una “forte correlazione” tra l’inquinamento atmosferico e la ricorrenza di malattie respiratorie nei bambini. Quindi per tutelare la salute dei più piccoli, nei giorni in cui si registrano livelli altissimi di inquinamento nell’area della Pianura Padana con il superamento dei limiti di concentrazione di Pm10 e Pm2.5, è consigliabile “tenerli in ambienti chiusi nelle ore di massima circolazione di auto e altri mezzi”. A raccomandarlo è il professor Marcello Lanari, direttore della Pediatria dell’Ircss Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
“Effettivamente non possiamo fare moltissimo, ma possiamo tutelarli tenendoli nelle ore di massima circolazione veicolare in ambienti chiusi”, ha spiegato Lanari a margine di un convegno a Bologna. “È possibile eventualmente arieggiare casa, ma solo nelle ore serali e notturne, anche se fa freddo, perché effettivamente sono le ore nelle quali cala un po’ questa quantità massiccia di Pm10 ma anche di Pm 2.5 che è ancora peggio perché supera la barriera polmonare e può entrare in circolo dando danni anche a distanza”.
In questo periodo sono sconsigliate le soste nei parchi e in aree molto frequentate. “Il parco è un buon posto se non ha tanto traffico veicolare attorno però è difficile garantire questo – ha proseguito il medico – Forse sè un genitore ha un po’ di tempo disponibile magari potrebbe andare sui colli dove riesce a trovare delle condizioni ambientali migliori. Noi abbiamo visto che c’è purtroppo una forte correlazione tra l’inquinamento atmosferico e la ricorrenza di malattie respiratorie. Abbiamo condotto uno studio per otto anni, reclutando quasi 3000 bambini con bronchiolite, e abbiamo visto che correla nei periodi nei quali l’inquinamento atmosferico è particolarmente elevato”.