Spazio, a Roma primo incontro del post-flight tour dell'astronauta italiano Walter Villadei – askanews.it

Spazio, a Roma primo incontro del post-flight tour dell'astronauta italiano Walter Villadei

Il Colonnello dell’Aeronautica Militare: “Questo modello funziona e possiamo ampliarlo”
Feb 20, 2024
Roma, 20 feb. (askanews) – Ventuno giorni nello Spazio, di cui 435 ore a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, completando 288 orbite attorno alla Terra e percorrendo oltre 12 milioni di chilometri per condurre una serie di 56 tra esperimenti e attività di ricerca in microgravità, alcuni per compiti di Difesa e altri a scopo di ricerca, anche in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana (Asi).

Sono i numeri della missione spaziale commerciale Ax-3 Voluntas, affidata dal Ministero della Difesa all’astronauta italiano Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica Militare, la prima missione spaziale privata per il nostro Paese, organizzata con l’azienda americana Axiom Space e frutto di una sinergia che ha coinvolto l’intero sistema Paese, con il coinvolgimento anche della stessa Asi e di numerosi enti di ricerca e industrie private italiane del settore aerospaziale.

Queste le parole del Colonnello Villadei alla conferenza stampa organizzata, a Roma, nell’auditorium dell’Aeronautica Militare per il post-flight tour della missione Ax-3 Voluntas.

“Abbiamo dimostrato – ha detto – che il modello che abbiamo creato per realizzare la missione è un modello vincente che funziona. Quindi come Aeronautica e come Difesa abbiamo ha creato il contenitore, abbiamo stimolato un’interazione col mondo accademico, con l’Agenzia Spaziale Italiana, col mondo industriale, quindi componenti che esprimono le eccellenze che l’Italia ha. Il futuro è quello di continuare ad espandere questo modello, continuare ad utilizzare le orbite basse in questo nuovo contesto di Space Economy per promuovere l’innovazione tecnologica e scientifica e il ruolo anche delle industrie italiane che certamente nel settore spaziale è di primo piano”.

A sessant’anni dal lancio del San Marco 1 – primo satellite artificiale italiano con cui, nel 1963, l’Italia divenne il terzo Paese al mondo, dopo Unione Sovietica e Stati Uniti a inviare autonomamente un proprio satellite in orbita – l’Italia dopo diverse missioni spaziali e anche grazie all’iniziativa della Difesa e dell’Aeronautica Militare con la missione Ax-3 Voluntas, ribadisce la propria posizione di leadership nel settore aerospaziale e si fa anche apripista di questo nuovo modello dei accesso “facilitato” allo Spazio, grazie al supporto di operatori privati, come hanno ribadito il presidente dell’Asi, Teodoro Valente e il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea, Luca Goretti.

“La collaborazione vorrei dire più che proficua nel senso che è una collaborazione eccellente con la Difesa, in questo caso specifico con l’Aeronautica Militare è certamente foriera di sviluppi importanti di grande prospettiva – ha detto Valente – noi siamo cercando di fare, tutti insieme, anche un’azione di supporto a quella che viene definita New Space Economy, nell’ambito della quale o per la quale è evidente che è necessario un cambio di paradigma dal punto di vista dell’approccio, passando da attività che hanno solamente il supporto di carattere istituzionale ad attività che, invece, vedono anche l’ingresso di player commerciali”.

“Il volo di Walter Villadei – ha aggiunto Goretti – è un altro tassello che si unisce a un percorso che vede l’Aeronautica Militare proiettata verso lo Spazio che è il suo ambiente naturale”.

Alla conferenza stampa di Roma era presente anche Franco Malerba, primo astronauta italiano della storia, in orbita nel 1992 con la missione Sts-46.