Milano, 19 feb. (askanews) – Utilizzando il Very Large Telescope (Vlt) dell’ESO, l’Osservatorio Europeo Australe, alcuni astronomi hanno studiato i dettagli di un super quasar che non solo è il più brillante della sua classe ma anche l’oggetto più luminoso mai osservato nell’universo. I quasar sono i nuclei luminosi di galassie distanti e sono alimentati da buchi neri supermassicci. La massa del buco nero di questo quasar da record è di 17 volte quella della nostra stella e cresce dell’equivalente di un Sole al giorno, rendendolo il buco nero con la crescita più rapida mai scoperto fino a oggi.
I buchi neri che alimentano i quasar raccolgono la materia dall’ambiente circostante in un processo così energetico che emette grandi quantità di luce, per questo i quasar sono tra gli oggetti più luminosi del cosmo e anche quelli molto distanti sono visibili dalla Terra.
Questo quasar, chiamato J0529-4351, è così lontano dalla Terra che la sua luce ha impiegato oltre 12 miliardi di anni per raggiungerci.
La materia attirata al suo interno emette così tanta energia che il buco nero è oltre 500 trilioni di volte più luminoso del Sole e il suo disco di accrescimento misura sette anni luce di diametro, circa 15.000 volte la distanza del Sole dall’orbita di Nettuno. È così luminoso che, pur essendo conosciuto sin dal 1980, non era stato riconosciuto come quasar ma si credeva che fosse una stella.
Trovare e studiare i buchi neri supermassicci distanti potrebbe far luce su alcuni dei misteri dell’Universo primordiale, tra cui il modo in cui essi e le galassie che li ospitano si sono formati ed evoluti.