Roma, 13 feb. (askanews) – Protagonista la signora Anna Maria De Luca, 66 anni, residente ad Ariccia, la quale ha riacquistato la vista dopo circa 5 anni di buio totale da un occhio che era completamente cieco da 21 anni. Si tratta di un intervento effettuato con una tecnica tutta italiana denominata Cheratoprotesi, ovvero l’installazione di una protesi artificiale biologica a lungo termine bio integrabile capace di risolvere i casi complicati non risolvibili con il trapianto di cornea. E’ stata ripristinata la vista per mezzo di una cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico ancorato ad un supporto osseo ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per garantirne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato in conseguenza di danni fisici chimici o da malattie autoimmuni. Il dottor Franco Arrigoni,Dirigente Responsabile della Uos di chirurgia vitreo retinica dell’ospedale dei Castelli, insieme all’equipe multidisciplinare, ha assunto l’impegno di continuare a tramandare questa tecnica iniziata con il Prof. Strampelli nel 1963 e continuata dal prof. Falcinelli.
Finora i centri specializzati che portano avanti l’osteocheratoprotesi si trovano in India, Germania, Inghilterra, Colombia e Usa. Oggi il Lazio torna protagonista tra le eccellenze mondiali grazie all’impegno assunto dalla Asl Roma 6 che pone l’ospedale dei Castelli come punto di riferimento per questo speciale intervento chirurgico.