Milano, 13 feb. (askanews) – Grazie ad una sentenza emessa dalla Corte Suprema della proprietà intellettuale di Pechino, in Cina non si potrà più utilizzare il termine “Champagne” per prodotti che non siano il celebre spumante prodotto nella regione francese. Lo ha annunciato oggi il Comité Champagne nel corso di una conferenza stampa a Wine Paris & Vinexpo Paris, spiegando che questa misura va oltre il semplice riconoscimento della Denominazione protetta (Aop) dello Champagne, avvenuto in Cina già nel 2013.
Infatti la Denominazione valeva esclusivamente per i vini, “mentre ora riguarda tutti i tipi di prodotti e servizi, sia in caratteri latini che in ideogrammi cinesi, come già succede nei Paesi dell’Unione europea o in Australia” ha spiegato soddisfatto il direttore del Comité Champagne, Charles Goemaere, sottolineando che si tratta di una vittoria importantissima raggiunta nella quotidiana lotta per il riconoscimento e la tutela della Denominazione da usi fraudolenti.