Milano, 7 feb. (askanews) – Un’ingegnera e prima donna italiana ad aver guidato una spedizione internazionale in Antartide; una pilota automobilistica, oggi impegnata a correre con le macchine da rally nei campionati europei e italiani; la prima vigile del fuoco della storia della caserma di Sesto San Giovanni e del Comando provinciale di Catania; ma anche un ostetrico e un pluri-campione mondiale ed europeo di nuoto sincronizzato. #nonèdamaschio, la campagna di Inspiring Girls Italia contro gli stereotipi di genere a scuola e sul lavoro, giunge alla terza edizione e amplia i propri confini, raccontando non soltanto le storie di donne che si sono affermate in lavori generalmente considerati “da maschio”, ma anche quelle di uomini impegnati a svolgere professioni tradizionalmente ritenute “da donna”.
Role model “Non è da maschio” 2024 Chiara Montanari, Rachele Somaschini, Cynthia Graci, Riccardo Federle e Giorgio Minisini sono i cinque modelli che Inspiring Girls – il progetto di innovazione sociale promosso in Italia da Valore D, con il supporto di Eni e Intesa San Paolo – ha voluto coinvolgere nell’edizione 2024 di #nonèdamaschio per ispirare le nuove generazioni a non lasciarsi influenzare dai pregiudizi e non limitare la propria libertà di scelta e i propri sogni. Cinque punti di riferimento per le ragazze e i ragazzi che raccontano come sia possibile abbattere gli stereotipi a scuola e nel mondo del lavoro, credere nelle proprie passioni e seguire le proprie autentiche inclinazioni, per realizzarsi con successo in ambiti ancora troppo spesso considerati prerogativa dell’altro sesso.
Falcomer: “Anche gli uomini vittime di pregiudizi di genere” “Valore D è da sempre impegnata per decostruire quei pregiudizi di genere che influenzano i sogni e le ambizioni delle giovani generazioni. Vogliamo ispirare ragazzi e ragazze a immaginare una visione non stereotipata del loro futuro. Con il progetto Inspiring Girls da anni cerchiamo di portare nelle scuole modelli di successo alternativi e dimostrare che non esistono studi più adatti ai ragazzi o alle ragazze e professioni “da maschio” o “da femmina”. Dobbiamo far capire ai nostri giovani che possono fare e diventare tutto quello che desiderano”, dichiara Barbara Falcomer, Direttrice Generale di Valore D, che aggiunge: “E’ un tema culturale che riguarda tutti, anche gli uomini sono soggetti a pregiudizi e stereotipi. Per questo, con la campagna “Non è da maschio” di quest’anno ci siamo voluti rivolgere non soltanto alle ragazze ma anche ai tanti ragazzi vittime dei preconcetti, che spesso si sentono dire ‘Ma questo non è un lavoro da maschio!’. C’è ancora bisogno di modelli che ispirino le ragazze e i ragazzi a seguire la propria strada abbattendo il muro dei pregiudizi affinché il “da maschio” o “da femmina” non esistano più”.
L’Indagine ipsos per valore D Come conferma una ricerca realizzata da Ipsos per Valore D tra gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di primo grado, il 50% dei ragazzi ritiene di essere più portato delle proprie coetanee allo studio di materie come informatica, tecnologia ed educazione fisica, mentre il 40% delle ragazze considera materie come italiano, storia, geografia, lingue, educazione artistica e musicale più adatte al genere femminile. Il lavoro del medico è quello più ambito da studenti (14%) e studentesse (15%) in egual misura. Ma le differenze emergono a partire dalle posizioni successive: se tra i ragazzi troviamo l’ingegnere (9%), il calciatore (8%), seguiti da militare (6%), veterinario (5%) e informatico (5%); per le ragazze, invece, la preferenza ricade su insegnante (9%), seguita da artista (9%) e veterinaria (8%). Infine, per i ragazzi il padre si conferma come maggiore fonte di ispirazione per il futuro (53%), a seguire la madre (35%), i personaggi dello sport (18%), gli scienziati famosi (13%) e gli imprenditori (13%) di successo. Per le ragazze, invece, è la madre al primo posto (49%), seguita dal padre (45%), insegnanti (15%), artisti e scrittori (11%).
Inspiring girls al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano La campagna #nonèdamaschio è stata presentata nel corso dell’evento “Inspiring Tour – Un Viaggio nelle STEM”, organizzato da Inspiring Girls Italia, in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, in occasione della Settimana nazionale delle discipline STEM. Protagoniste della giornata, che hanno incontrato circa 80 alunni delle scuole secondarie di primo grado “Primo Levi” e “Gianni Rodari” di Milano, sono state: Chiara Montanari, ingegnera capo-spedizione in Antartide e role model della campagna #nonèdamaschio; Patrizia Caraveo, dirigente di Ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica; Martina Balestra, Structural Geologist di Eni; Francesca Pippione, Head of Renewables Engineering and Modeling Department di Eni; Sabrina Brusadin, Program Manager presso Italcertifer S.p.A. Dopo un momento di confronto con le speaker, i ragazzi e le ragazze hanno avuto la possibilità di visitare i luoghi più importanti e suggestivi del Museo.