Milano, 5 feb. (askanews) – “Meloni ha sminuito in aula la battaglia di Italia Viva per ripristinare l’esonero Irpef per gli agricoltori voluto dal governo Renzi e da lei stessa confermato lo scorso anno. Adesso pare che la premier sembra ci stia ripensando. Non ha ascoltato noi, magari ascolterà il rombo dei trattori del mondo agricolo in protesta”. Così in una nota il presidente e vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, Davide Faraone e Maria Chiara Gadda.
“La verità è che le risorse per l’Irpef sui terreni agricoli non le ha messe in bilancio perché come sui pannolini, gli assorbenti e la casa, il suo governo si è dimostrato il governo delle tasse. La scusa del ‘beneficio a chi ne aveva meno bisogno’ le è servita per evitare di essere attaccata quando è stata colta in castagna. Infatti, innanzitutto non ci risulta che un pari importo, 250 milioni, sia disponibile per chi, secondo la Meloni, ne avrebbe bisogno: il fondo emergenze è vuoto ed emergenze ce ne sono tante in agricoltura, a cominciare dalla peronospora nella vite che tanti danni sta facendo” hanno osservato.
“Dire poi, che chi ha più terra è ricco fa comprendere che Meloni non conosce per nulla come funziona l’agricoltura e la sua fiscalità. Fatturato non significa utile, a maggiore ragione per filiere a bassa redditività o elevati costi di produzione. Riprendendo l’esempio dei nostri vitigni colpiti dalla peronospera, dalla crisi nell’export a causa della chiusura del canale di Suez, pagheranno tra i 4000 e 10.000 euro in più di tasse. È così che si aiuta il Made in Italy? Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione che la premier sa solo parlare a vanvera e fare tanta propaganda. La verità è che con l’esenzione Irpef decisa dall’allora governo Renzi, sono cresciuti gli investimenti e l’export. Altro che ricchezze accumulate”, hanno concluso.