Roma, 1 feb. (askanews) – Roberto Salis, padre di Ilaria, si è detto pronto a querelare per diffamazione il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per quanto dichiarato sulla figlia 39enne detenuta in Ungheria.
“Spero che Ilaria Salis possa dimostare la sua innocenza, perché se così non fosse, se fosse condannata per episodi di violenza e aggressione ovviamente per quello che mi riguarda da ministro e genitore non potrebbe più fare l’insegnante di scuola elementare”, ha detto Salvini in un video postato sui suoi profili social.
Frasi dall’evidente “contenuto diffamatorio”, secondo i legali di famiglia. Il leader del Carroccio aveva inoltre accusato la militante antifascista di aver partecipato nel 2017 a un assalto a un gazebo della Lega a Monza, vicenda per la quale è poi stata assolta.
È stata invece La7 a diffondere in esclusiva il “memoriale” dalla prigione di Budapest scritto il 2 ottobre da Ilaria, in carcere con l’accusa di aver aggredito due estremisti di destra, a un ex politico italo-ungherese affinché lo recapitasse al suo legale.
La donna ha parlato di una “cella minuscola”, di un’ora d’aria al giorno, tra “scarafaggi, cimici, topi” e “vitto scarso” dentro al quale spesso si “trovano pezzi carta o plastica, capelli o peli”, e di essere trattata come una bestia al guinzaglio”. Per 7 giorni lasciata senza carta igienica, sapone e assorbenti, che solo una detenuta ungherese le presterà successivamente.
La vicenda è stata al centro del colloquio mercoledì sera a Bruxelles fra la premier Giorgia Meloni e l’omologo ungherese Viktor Orban, il quale ha assicurato il suo impegno per le condizioni detentive, mentre Meloni ha ribadito che anche in Ungheria la magistratura è indipendente dalla politica e non influenzabile.